Impedire il corteo pro Pal è gravissimo (e incostituzionale)

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Maltempo

Si può manifestare per la Palestina nell’imminenza dell’anniversario del pogrom del 7 ottobre? Pare di no. La questura di Roma ha vietato il corteo previsto sabato e indetto (con richiesta inviata un mese fa) da una galassia di sigle pro-Pal. Gli organizzatori hanno fatto ricorso al Tar, che ha risposto che non sospenderà il divieto … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Per questo non accettiamo il divieto di manifestare». «Noi ricordiamo il 7 ottobre come la data in cui il popolo palestinese ha messo in gioco la propria esistenza per non morire giorno dopo giorno nell’assoluta indifferenza. (la Repubblica)

Dura reprimenda del giornalista Antonio Caprarica al direttore editoriale del Secolo d’Italia Italo Bocchino durante Dimartedì (La7). (Il Fatto Quotidiano)

I Giovani Palestinesi hanno avanzato ricorso contro la decisione del ministero di vietare la manifestazione del 5 ottobre ma il Tar non ha ritenuto ci sia il tempo adeguato per decidere e non ha effettuato la revoca (il Giornale)

Come fai, sbagli. Perché ha senso vietare il corteo pro-Pal

– Per le manifestazioni pro-Palestina del 5 ottobre “noi abbiamo già iniziato a lavorare sulle informazioni e faremo un tavolo tecnico il 4 ottobre. (Il Faro online)

Ricorso respinto. Una decisione lampo: gli avvocati avevano presentato l’istanza di sospensiva nella mattinata di ieri e già nel pomeriggio il tribunale ha fatto sapere di non ritenerla «meritevole di accoglimento». (il manifesto)

Soffocare il dissenso, seppur rumoroso, non pare opzione delle migliori, ma se poi ci scappa il morto, crolla il governo. (Nicola Porro)