Le realtà contrastanti della Cop29 e i confini delle rivalità globali
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Di Grigor Ghazaryan – I passi falsi dell’occidente. In un’era in cui le alleanze e le rivalità globali si spostano a velocità senza precedenti, l’occidente sembra aver perso di vista le vere minacce all’ordine internazionale, sempre che tale ordine sia veramente desiderabile o realizzabile. Invece di identificare e affrontare le crescenti coalizioni tra stati autoritari e antidemocratici, le potenze occidentali hanno spesso descritto erroneamente alcuni attori come partner o minimizzato i rischi che essi rappresentano. (Notizie Geopolitiche)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ha preso il via a Baku, in Azerbaigian, la seconda settimana del vertice delle Nazioni Unite sul clima e continuano le proteste degli attivisti che si sono riuniti all'interno della sede della Cop 29, chiedendo ai negoziatori di trovare un accordo al più presto, visti i lenti progressi. (Il Sole 24 ORE)
A una settimana dall’avvio della Cop29, si può già tracciare un bilancio? Diciamo che la rotta è intrapresa e, a meno di improbabili rovesciamenti dell’ultimo minuto, potremmo ricordare la Cop di Baku come quella che sancisce l’arretramento della diplomazia climatica, la vittoria netta delle aziende fossili e il trionfo dell’ipocrisia a livello globale. (EconomiaCircolare.com)
In contemporanea con la proiezione alla Cop 29 di Baku, il Corriere della Sera pubblica il video di Youth4Climate, un’iniziativa del governo italiano in collaborazione col Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) che mira a sostenere i giovani di tutto il mondo impegnati nello sviluppo di soluzioni per rispondere al cambiamento climatico ed essere protagonisti dell'economia del futuro. (Corriere TV)
Non che le sensazioni iniziali fossero buone – un pessimismo confermato dall’elezione del neopresidente degli USA Donald Trump, che ha più volte annunciato di voler fare ritirare gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi in più rispetto all’era pre-industriale – ma in pochi giorni i segnali emersi che confermano l’umore nero attorno all’edizione 2024 della Conferenza annuale sui cambiamenti climatici si sono fatti talmente evidenti che neppure il più ottuso ottimismo può smentire. (EconomiaCircolare.com)
Il summit del G20 di Rio potrebbe riaccendere la speranza per un buon accordo alla Cop29 di Baku sul dossier della finanza per il clima. Il vertice Onu in Azerbaijan si sta incagliando. (Rinnovabili)
Un risultato positivo della COP29 è ancora a portata di mano, ma richiederà leadership e compromessi da parte dei Paesi del G20", ha detto. "Il fallimento non è un'opzione. (ilmessaggero.it)