Pogacar scrive la storia, vince il Mondiale capolavoro con una fuga di 100 km

Pogacar scrive la storia, vince il Mondiale capolavoro con una fuga di 100 km
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Gazzetta del Sud SPORT

Un’impresa epica che rimarrà nella storia non solo del ciclismo ma dello sport in generale. E adesso si può dire non più a bassa voce: Tadej Pogacar è il nuovo Merckx, il "Cannibale" del ciclismo del nuovo millennio, mentre c'è chi arriva a paragonare il fenomenale sloveno a cosa sono stati Michael Jordan per il basket e Roger Federer per il tennis. A Zurigo Pogacar ha incantato tutti, cogliendo il 23. (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altri media

C’è un percorso duro, iper selettivo e anche un po’ pericoloso specie se (nel finale, come pronostica il precisissimo meteo svizzero) dovesse piovere. C’è poi un ragazzo belga che dopo essere arrivato terzo al Tour si è preso due titoli olimpici in una settimana (mai successo prima) e l’iride a cronometro la settimana scorsa. (Corriere della Sera)

Getting your Trinity Audio player ready... Ai Mondiali di ciclismo è dominio Pogacar: splendido tris dopo Giro e Tour (Dire)

Vederlo trionfare dopo le sue vittorie al Giro d'Italia e al Tour de France è la dimostrazione di una carriera oltre ogni aspettativa". “Con orgoglio e soddisfazione oggi celebriamo l'impresa di Tadej Pogačar, che con una gara monumentale ai Mondiali di Zurigo ha conquistato il titolo di campione iridato élite, completando così un leggendario 2024. (CittaDellaSpezia)

I VOTI DI STAGI. TADEJ UN GIGANTE CHE RENDE PICCINI ANCHE I PIÙ GRANDI

Tadej Pogacar scrive l'ennesima pagina memorabile della sua carriera e di un 2024 semplicemente perfetto, trionfando nella prova in linea ai Mondiali di Zurigo e conquistando così la prima maglia iridata della sua incredibile vicenda sportiva. (Eurosport IT)

E che tempi: dalla tripletta Giro d'Italia-Tour de France-Mondiale precedentemente riuscita solo a Eddy Merckx e Stephen Roche alla fuga monstre di Vittorio Adorni nella rassegna iridata del 1968. Altri tempi, appunto: poi c'è lui, lo sloveno, che nel 2024 si prende tutto ciò che voleva, con l'eccezione della Milano-Sanremo, la corsa sulla carta più 'semplice' del lotto che però, come da ammissione del diretto interessato, rischia di assumere i tratti di un tabù. (Quotidiano Sportivo)

E non lo fa con uno scatto improvviso, ma dopo che i suoi compagni da chilometri erano in testa a tenere alta l’andatura, segno evidente e chiaro che qualcosa aveva in mente, qualcosa sarebbe successo. (TUTTOBICIWEB.it)