Pogacar scrive la storia, vince il Mondiale capolavoro con una fuga di 100 km

Un’impresa epica che rimarrà nella storia non solo del ciclismo ma dello sport in generale. E adesso si può dire non più a bassa voce: Tadej Pogacar è il nuovo Merckx, il "Cannibale" del ciclismo del nuovo millennio, mentre c'è chi arriva a paragonare il fenomenale sloveno a cosa sono stati Michael Jordan per il basket e Roger Federer per il tennis. A Zurigo Pogacar ha incantato tutti, cogliendo il 23. (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altri media

13.21 Non ci ha messo molto Dillier a rientrare sulla fuga. Intanto dietro sta finendo l’avventura di Pajur e Gonzalez. 13.17 Intanto un momento ASSURDO in gara: una persona in bicicletta passa avanti ai fuggitivi, scontro evitato ma non è possibile che in una gara del genere possa succedere qualcosa di così inverosimile. (OA Sport)

E ho visto la tua fine sul mio viso, canterebbe Lucio Battisti. Senza che ne accorgessimo, eravamo al Tour de France quando è stato chiaro quello che sarebbe successo oggi a Zurigo. (Bicisport)

L’extraterrestre, giustamente vestito con una maglia verde, ha fatto esplodere la corsa a 100km dal traguardo, quando ha sorpreso tutti gli altri favoriti andando a caccia dei 16 corridori ritrovatisi assieme in avanscoperta con due ondate successive. (RSI.ch Informazione)

Mondiali di ciclismo Zurigo 2024, Pogacar: "Giornata dura ma incredibile"

In grande stile, alla sua maniera, da numero 1 assoluto di questo sport. Tadej Pogacar scrive l'ennesima pagina memorabile della sua carriera e di un 2024 semplicemente perfetto, trionfando nella prova in linea ai Mondiali di Zurigo e conquistando così la prima maglia iridata della sua incredibile vicenda sportiva. (Eurosport IT)

Tadej Pogacar ha riscritto la storia del ciclismo e della Slovenia, il primo iride per il suo paese con una delle fughe solitarie più lunghe di sempre; diventando – ancor di più – il simbolo di un’era del ciclismo che ha cambiato totalmente le coordinate di questo sport (OA Sport)

E che tempi: dalla tripletta Giro d'Italia-Tour de France-Mondiale precedentemente riuscita solo a Eddy Merckx e Stephen Roche alla fuga monstre di Vittorio Adorni nella rassegna iridata del 1968. Altri tempi, appunto: poi c'è lui, lo sloveno, che nel 2024 si prende tutto ciò che voleva, con l'eccezione della Milano-Sanremo, la corsa sulla carta più 'semplice' del lotto che però, come da ammissione del diretto interessato, rischia di assumere i tratti di un tabù. (Quotidiano Sportivo)