Nella notte Donald vede la Casa Bianca: “Andiamo verso una vittoria netta”
WEST PALM BEACH — Come nel 2016, anzi meglio. Trump e la sua campagna hanno proiettato fiducia, quasi spavalderia, mentre i seggi delle presidenziali «più importanti nella storia americana» erano ancora aperti. Convinti di ripetere il colpo a Hillary Clinton anche contro la seconda donna candidata alla Casa Bianca, sulla base del voto anticipato e l’affluenza alle urne dei repubblicani. «Stiamo a… (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Contro i giudici, contro i sondaggi, contro gli attentatori, contro mezzo mondo e per qualcuno anche contro il buonsenso. Mentre scriviamo, sul sito del New York Times l’ago della bilancia segnala che ad oltre metà dello scrutinio Donald Trump ha l’89% di possibilità di tornare presidente degli Stati Uniti. (il Giornale)
Basti pensare che nel 2016 il tycoon vinse con un vantaggio di 19 punti, ma nel 2020 di appena 7. Chi ha vinto in Georgia? Situata nei sobborghi di Atlanta, la contea solitamente è vinta dai repubblicani, ma ultimamente si sta orientando verso i dem a causa dell'allontanamento dal partito repubblicano trumpizzato da parte degli abitanti con istruzione universitaria dei sobborghi. (ilmattino.it)
Se i dati verranno confermati, Trump conquisterà agevolmente più di trecento grandi elettori. Il tycoon è in vantaggio in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Minnesota e Arizona, dopo aver vinto in Georgia e North Carolina. (La Stampa)
Al momento Donald Trump è in testa in tutti gli stati, con l'Arizona in cui i due candidati sono quasi appaiati. Restano Arizona, Georgia, Nevada, Wisconsin, Pennsylvania e Michigan. (Fanpage.it)
WASHINGTON — Nella notte elettorale che sembra essere infinita, la frase «too close to call», troppo vicino per essere assegnato, ripetuta dai conduttori sugli stati considerati più incerti, si fa tormento e delizia di quegli elettori che sperano sia il loro candidato il nuovo presidente. (la Repubblica)
Gli Stati Uniti sono composti da diversi Stati, con fusi orari diversi: per un risultato finale bisogna di solito attendere almeno il mattino. (La Gazzetta dello Sport)