Green, con molta flessibilità. L'Ue rivedrà le norme sull'auto, per ora resta lo stop al 2035 (di A. Pira)

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L'HuffPost ECONOMIA

L’industria automobilistica europea del dopo 2035 potrebbe non essere soltanto elettrica. Per garantire la neutralità climatica l’Unione europea potrebbe prendere in considerazione anche il ruolo di “altre tecnologie” che non siano per forza soltanto i carburanti sintetici sui quali punta la Germania, ma potrebbero in prospettiva essere anche i biocarburanti che l&r… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

L’ultimo comandamento di Ursula Von der Leyen è per l’appunto questo: “Una potenza di fuoco da 800 miliardi” per armare l’Europa contro la minaccia russa. Parte di questi soldi andrebbero presi a debito, un’ulteriore zavorra sulla pelle delle future generazioni. (Panorama)

In quest’ottica va letto il vertice della ‘Cabina Economica del Nord Ovest’ convocato a Brescia dall’assessore regionale lombardo, Guido Guidesi, per parlare del futuro dell’Automotive con gli omologhi esponenti di Piemonte e Liguria, Andrea Tronzano e Alessio Piana, e i maggiori rappresentanti italiani ed europei delle associazioni del settore. (La Provincia di Cremona e Crema)

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Dopo lunghi mesi di incontri ai più alti livelli e comunicazioni chiare ed incisive, incluse le rappresentazioni a Bruxelles dei sindacati, il documento rilasciato oggi dalla Commissione contiene solo alcuni primi elementi richiesti dall’industria, mentre, nonostante le attese e le sollecitazioni, ne mancano molti altri essenziali. (agenzia giornalistica opinione)

Da una parte le case auto rappresentate dall’Acea, l’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili, che hanno accolto con favore alcune misure. Il documento, che delinea strategie per la transizione verso una mobilità a zero emissioni, ha suscitato opinioni contrastanti tra le principali associazioni del settore. (l'Automobile - ACI)

Chi si aspettava rivoluzioni dal Piano per l’auto di Bruxelles, presentato in settimana, è rimasto deluso. (Il Fatto Quotidiano)

Regione Lombardia spinge sulla politica industriale e sulla necessità di rinsaldare le alleanze istituzionali, a livello italiano ed europeo, per difendere il tessuto produttivo, le imprese, i lavoratori e le famiglie, rafforzando il peso specifico del “sistema lombardo” sui tavoli di interlocuzione con Bruxelles e Roma. (Tempi.it)