Addio Glauco Mauri, gigante (marchigiano) del teatro: la camera ardente al Teatro Argentina di Roma
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La sua carriera è iniziata a Pesaro, sulle tavole di un teatrino di via Castelfidardo, e lì si è conclusa con l’ultimo dono al pubblico, quell’intenso e commovente De Profundis di Oscar Wilde andato in scena una settimana fa al Teatro Rossini. Glauco Mauri è scomparso l’altra sera a Roma, alla soglia dei 94 anni che avrebbe compiuto domani. Abbattendo barriere e discriminazioni, grazie al suo modo di affrontare testi importanti e significativi della letteratura mondiale, Mauri ha donato la sua intera vita al teatro o, come amava sottolineare lui stesso «il teatro e la vita si sono incontrati, son diventati una cosa sola, io non ho portato il teatro nella mia vita, ho portato la mia vita nel teatro, in modo normale». (corriereadriatico.it)
Su altri giornali
Un gigante sul palcoscenico, apparso anche in pochi ma memorabili film, da Profondo Rosso a Ecce Bombo. Fu anche doppiatore. (ComingSoon.it)
In settant'anni di palcoscenico, centinaia di repliche e in modi così penetranti e unici, Mauri per molti non solo è stato, ma sarà sempre Lear, Vania, Edipo, e poi Prospero e Martino Lori, Fauste Hamm. (il Giornale)
Avere Glauco Mauri in cartellone voleva dire avere un tutto esaurito assicurato. (La Provincia di Cremona e Crema)
Per lui un amore per il teatro incondizionato e totale: «Amo l'arte per la vita e non mi interessa molto l'arte per l'arte, la cosa bella è stata che il teatro e la vita si sono incontrati, sono diventati una cosa sola, io non ho portato il teatro nella mia vita, ho portato la mia vita nel teatro», avrebbe raccontato. (L'Unione Sarda.it)
Andavano a giocare a tennis nelle ore più calde, le due, le tre, sui campi in terra rossa di viale Trieste, che da tanto tempo non esistono più, all’altezza dell’Hotel Brig, anch’esso scomparso. con i quali non aveva mai perso i contatti, avendo insieme respirato l’aria che non si dimentica. (articolo21)
«Recitare è forse uno dei mestieri più belli del mondo, perché arricchisce attori e pubblico. (ilmattino.it)