Bozzoli, al vaglio dell'Interpol gli spostamenti di Giacomo. Il mistero del suv sparito

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Bresciaoggi INTERNO

Marbella. Tutto, negli ultimi giorni sembrerebbe partire, materialmente da lì. Materialmente, perchè da un punto organizzativo, secondo gli inquirenti, la latitanza di Giacomo Bozzoli ha origini più lontane nel tempo. Antecedenti alla lettura della sentenza, che stabiliva l’ergastolo in via definitiva, avvenuta il primo luglio scorso in Cassazione a Roma. Con gli avvocati che hanno avuto interlocuzioni con i carabinieri, in cui questi ultimi avrebbero assicurato che se Giacomo Bozzoli si fosse costituito a Bollate non l’avrebbero impedito. (Bresciaoggi)

Ne parlano anche altri media

Giacomo Bozzoli è ancora in fuga ma adesso si ha finalmente una minima idea di dove sia stato. Si tratta della prima prova concreta dopo le parole della receptionist dello stesso resort spagnolo che alle forze dell'ordine ha detto di aver riconosciuto l'uomo. (Il Giornale d'Italia)

Nell’altro frame Bozzoli, la compagna Antonella Colossi e il bambino sono davanti al bancone. In uno Bozzoli, berrettino bianco, camicia hawaiana, pinocchietti, appare all’interno dell’hotel, con accanto il figlioletto, che saltella. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Perché più passano le ore e più gli inquirenti sono convinti che il 39enne bresciano, condannato all'ergastolo in via definitiva per aver gettato lo zio Mario nel forno di fonderia di famiglia l'8 ottobre 2015 a Marcheno, nel Bresciano, avesse pianificato la fuga in ogni dettaglio. (RaiNews)