Deborah Compagnoni ha un nuovo amore: «Si chiama Michele, è una guida alpina. Sono tornata a vivere dove sono nata. Il richiamo della montagna è fortissimo»

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Deborah Compagnoni scrive un libro. Un'autobiografia di cose non dette. Racconta l'infanzia perché «alle mie storie di bambina - racconta al Corriere della Sera - sono affezionata. Se diventassero le favole della buona notte di qualcuno, sarei contenta». Un libro dedicato per i suoi tre ragazzi e per le due nipotine, figlie di suo fratello Jacopo, travolto da una valanga il 16 dicembre 2021. «Virginia e Carolina mi chiedevano sempre: zia, raccontaci una storia. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

Pensi allo sci, a quell’esercizio di immedesimazione con il bianco in cui Deborah Compagnoni, classe 1970, inventrice delle curve larghe dipinte con grazia infinita e campionessa di professione, l’urlo dello sport italiano più famoso dopo quello di Marco Tardelli (legamento del ginocchio sinistro saltato in gigante il giorno dopo l’oro in SuperG ai Giochi di Albertville ‘92), era maestra. (Corriere della Sera)

Deborah Compagnoni Facebook Deborah Compagnoni Esce oggi “Una ragazza di montagna” (Rizzoli, 2024), il libro che racconta l’infanzia di Deborah Compagnoni in Valtellina a Santa Caterina di Valfurva, un paese con meno di cinquecento abitanti immerso nelle splendide montagne del gruppo Ortles Cevedale, ha forgiato lo spirito avventuroso e curioso di una bambina che ha potuto crescere libera di sperimentare, sbagliare, rialzarsi, e costruire così il carattere di una campionessa. (Lo Scarpone)

Racconta la sua infanzia, un periodo a cui è molto legata. Deborah Compagnoni ha scritto un libro: un’autobiografia che svela molte cose non dette. (ilmattino.it)

Deborah Compagnoni, un libro per i giovani e la felicità sulle montagne: "La mia terra è tutto"

L’ex campionessa di sci parla per la prima volta di chi le fa battere di nuovo il cuore. Dopo la dolorosa separazione da Alessandro Benetton. Con i suoi complicati strascichi (OGGI)

Deborah Compagnoni è donna che sa essere discreta, quasi sempre lontana dai riflettori, legatissima alla sua Santa Caterina Valfurva e con un'umiltà fuori dal comune, lei che potrebbe semplicemente vivere di quanto di meraviglioso fatto in una carriera tormentata ma leggendaria, dai tre titoli olimpici in tre edizioni dei Giochi, in quel viaggio folle da Albertville 1992 a Nagano 1998 passando per Lillehammer 1994, ai tanti trionfi in gigante e la storica doppietta mondiale di Sestriere '97, dopo aver battuto tutte a Sierra Nevada '96 tra le porte larghe. (NEVEITALIA.IT)