Nato, con Trump e Rutte spesa dal 2 al 3% del Pil. “Putin può attaccarci”

La Nato non ha ancora fornito indicazioni ufficiali, ma i Paesi europei dell’Alleanza stanno già negoziando per aumentare la spesa per la difesa, puntando alla soglia del 3% del Pil. L’appuntamento chiave sarà a giugno 2025, all’Aia nei Paesi Bassi, in quello che sarà il primo vertice Nato dell’era Trump-Rutte. Il Financial Times ha ricevuto … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

I paesi Nato dovranno investire molto più del 2% del Pil perché il nemico è alle porte. A dirlo, il segretario dell'Alleanza, Mark Rutte (LA NOTIZIA)

Il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha affermato che la soglia del 2% per le spese militari fissata dall’alleanza atlantica non è più sufficiente e che occorre «passare a una mentalità di guerra» a causa di quella che definisce la minaccia russa. (L'INDIPENDENTE)

La guerra in Ucraina, che da ormai 3 anni continua a devastare il paese e a destabilizzare l’Europa, sembra avviarsi verso un epilogo che l’Occidente non riesce ad accettare: una vittoria della Russia. (Farodiroma)

L'allarme di Rutte: "Non siamo pronti alla guerra". E Mosca "spegne" di nuovo l'Ucraina

"I paesi europei spendono il 25% in media in welfare ma abbiamo bisogno di una piccola parte per la difesa: può essere difficile nel medio periodo ma essenziale nel lungo", ha aggiunto, appellandosi ai cittadini europei (Sky Tg24 )

"Ci stanno mettendo alla prova e il resto del mondo sta guardando. No, non siamo in guerra, ma di certo non siamo neanche in pace. Voglio essere chiaro: non c'è una minaccia militare imminente per i nostri alleati strategici, perché la NATO si è trasformata per tenerci al sicuro. (L'Unione Sarda.it)

Così si è espresso nella giornata di ieri il Segretario generale della Nato Mark Rutte, poche ore prima del nuovo massiccio attacco lanciato dai russi – 93 missili e 200 droni - contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. (il Giornale)