Nel nord Italia gli ospedali migliori, ma la ripartizione dei fondi è una questione politica
Niente di nuovo da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Nel nuovo rapporto pubblicato ieri in occasione della diciannovesima edizione del Forum sul risk management nella sanità, in conclusione oggi ad Arezzo, la cartina dell’Italia si tinge quasi interamente di verde al nord, passa poi all’arancione nel centro e vira al rosso a sud. Tutte concentrate nell’area settentrionale, infatti, le migliori performance sulla gestione e l’efficienza delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali, le peggiori al sud. (il manifesto)
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CLICCA Nella classifica generale (che compatta i risultati di diversi indicatori: prevenzione distrettuale, ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, investimenti e mortalità evitabile), l’Ulss di Vicenza (Ulss 8 Berica) è risultata la migliore in Italia, seguita dall’Ats Bergamo, Ulss 6 Euganea, Ulss 1 Dolomiti, Ulss 5 Bologna. (tviweb)
Sono i risultati del modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale nelle aziende sanitarie territoriali: il monitoraggio si basa sulla valutazione di 110 aziende sanitarie pubbliche, relativa a 34 indicatori classificati in 6 aree (prevenzione, distrettuale, ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, outcome) e ulteriori 12 sub-aree. (CremonaOggi)
Lo stesso vale per la gran parte delle aziende ospedaliere. Tutte le aziende sanitarie provinciali tranne Ragusa sono bocciate, con Enna che è addirittura tra le 5 peggiori d’Italia. (La Repubblica)
L’Azienda Ulss 8 Berica, l’Ats di Bergamo l’Azienda Ulss 6 Euganea, l’Azienda Ulss 1 Dolomiti e l’Azienda Usl Bologna sono al top. Le Asl peggiori sono l'Asl Napoli 1 Centro, seguita da l’Asp di Enna e dall’Asp di Vibo Valentia Su un totale di 51 aziende ospedaliere e aziende ospedaliere-universitarie analizzate da Agenas, solo 13 hanno ottenuto una valutazione complessiva buona e la maggior parte si trovano al Nord Italia (- DottNet)
28 NOV Asl Napoli 1 Centro. La peggiore in Italia. Le sigle sindacali della dirigenza dicono basta e dichiarano lo stato di agitazione (Quotidiano Sanità)
L’analisi riguarda i dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale riguardo le aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali. Si tratta di un lavoro che scatta una fotografia rispetto all’attività di 110 aziende territoriali e 51 aziende ospedaliere. (piacenzasera.it)