Come vedono Javier Milei in Argentina e nel mondo dopo 6 mesi di Governo

La stampa internazionale si chiede come faccia il Governo di Javier Milei in Argentina a mantenere il sostegno popolare, quando sembra che il Paese sia immerso in una brutale recessione, un calo dei consumi, alti livelli di povertà e un quadro di governance discutibile, a causa della mancanza di sostegno da parte del potere legislativo. Vediamo: Milei ha vinto le elezioni, promettendo di distruggere l’inflazione. (L'Opinione delle Libertà)

La notizia riportata su altri giornali

Ne parliamo con Belén Sotelo, politologa e docente: "Milei ha un discorso che alimenta la violenza". (Fanpage.it)

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L’Argentina di Milei: un laboratorio dell’estrema destra globale

E così su Il Fatto si parla di «macelleria sociale», mentre su Il Manifesto leggiamo «come i nuovi desaparecidos siano rappresentati oggi dai lavoratori licenziati». Aspettiamoci presto altri commenti di questo tenore, dato che Milei sta per tagliare la tassazione e per farlo deve ridimensionare la funzione pubblica. (il Giornale)

Perché anche l’Economist pizzica Milei “Mi-Ley”, così – con un gioco di parole -, numerosi media hanno ribattezzato la legge-Base formulata fin dal primo giorno di governo come una delega di poteri personali al capo dello stato e approvata dal Congresso argentino dopo 6 mesi di dibattiti, intrighi e accordi con parte dell’opposizione in una versione letteralmente dimezzata. (Start Magazine)