Blog | "Giovanna Marini è mia madre", dissi a un regista francese. Ha cantato gli inascoltati (di A. Celestini)

Giovanna è stata un’artista tra le più importanti degli ultimi 60 anni. Un intellettuale tecnicamente preparatissima che per scrivere va ad ascoltare la musica e le parole delle donne e degli uomini che hanno parlato e cantato e suonato per secoli, ma che le caste dominanti nobili e borghesi hanno sempre schifato. Non ho fatto in tempo a comprare i suoi dischi, ho cominciato con le audiocassette e i cd. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Ci sono canzoni di Giovanna Marini che una volta che le ascolti, una volta che sono entrate nel tuo orizzonte sonoro, puoi essere certo che non ne usciranno più. (doppiozero)

«Saremo per sempre riconoscenti a Giovanna Marini, per il suo lavoro di ricerca prezioso e anche coraggioso. Compositrice, cantante, ricercatrice che ha dedicato la sua vita alla tradizione orale fondando la Scuola di musica popolare di Testaccio negli anni Settanta, la prima nel suo genere. (Il Centro)

Il secondo è che è impossibile scrivere di Giovanna Marini senza dimenticare qualcosa della sua lunga e bella storia musicale e politica. (Contropiano)

Innumerevoli e profondi sono stati i suoi legami con la regione a partire dal 1964 quando partecipò allo spettacolo “Bella Ciao”, al Festival de Due Mondi di Spoleto. Da lì non è mai mancata con i suoi concerti per raccontare l’Italia della della protesta, della tradizione, del rito, anche a fianco di Francesco De Gregori con quale produsse l’album “Il fischio del vapore“ registrato a Spello. (LA NAZIONE)

Dopo tutto è senza ombra di dubbio la più grande musicista italiana dell’ultimo mezzo secolo e si chiama Giovanna Marini. C’è una poesia di Emily Dickinson a cui pensavo spesso quando mi trovavo vicino a lei: “A nearness to tremendousness”, stare vicini a qualcosa di immenso, che ti invade e ti sovrasta – e che al tempo stesso ti sta accanto, è familiare, e ti tratta come se tu fossi un suo pari. (il manifesto)

Marini era stata la pioniera del “canto sociale”, dedicandosi al recupero di vecchie canzoni della tradizione popolare tramandate sino a quel momento soltanto oralmente. (Sololibri.net)