Libia, Italia in allarme per lo spostamento dei sistemi di difesa russi in Cirenaica
C’è grande allarme negli apparati italiani più sensibili al quadro geopolitico. Tra la Libia orientale in mano al generale Haftar e la Siria di Assad c’era e ancor più oggi c’è un canale aperto. Il patron comune è Putin. E ci sono evidenze di intelligence che i russi stiano spostando in Cirenaica materiali militari che avevano in Siria. Quasi un ponte aereo tra le basi siriane e quelle della Libi… (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’Africa Corps, erede della famigerata Wagner, si proietta sul Mediterraneo. Reparti e armamenti russi sono già stati trasferiti dalla Siria - ma anche dalla Bielorussia - alla Libia, cioè a meno di 700 chilometri di distanza in linea d’aria dall’Italia, proprio sul fianco Sud della Nato. (Liberoquotidiano.it)
Compresi soldati e batterie di missili S-300 e S-400 (Panorama)
Dobbiamo garantire la sicurezza e non si tratta solo del campo di guerra in Ucraina, dobbiamo essere preparati". C’è, in queste dichiarazioni rilasciate dalla premier Giorgia Meloni al termine del primo vertice Nord-Sud a Saariselka (nella Lapponia finlandese), tutta la preoccupazione del governo italiano per le informazioni emerse negli ultimi giorni riguardo al trasferimento, da parte di Mosca, di uomini e armi dalle basi siriane all’aeroporto libico di Al Jufra. (L'HuffPost)
L'evacuazione russa dalla base siriane è cominciata. Ma per tornare a casa, il passaggio obbligato è il Mar Mediterraneo. Dovrebbero essere quattro navi speciali dirette verso il porto di Tartus, a Latakia. (il Giornale)
Non deve essere considerata casuale, così, la visita nel Paese del capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, volato sull’altra sponda del Mediterraneo per incontri istituzionali e per salutare i militari italiani della missione bilaterale Miasit a supporto al Governo di accordo nazionale libico. (Il Fatto Quotidiano)
Qamishli (Siria), 18 dic. - Le truppe russe caricano veicoli blindati su aerei cargo in partenza dall'aeroporto di Qamishli, nella Siria nord-orientale, più di una settimana dopo che i ribelli hanno preso Damasco e rovesciato il presidente Bashar al-Assad, sostenuto da Mosca, dove l'ex dittatore ha trovato rifugio. (Il Sole 24 ORE)