Tensione tra gli operatori balneari della Riviera romagnola in attesa di decisioni governative

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
giornalesm.com INTERNO

È un periodo di incertezze per gli operatori balneari della Riviera romagnola, che stanno vivendo momenti di forte preoccupazione per il futuro delle loro attività. Maurizio Rustignoli, presidente nazionale di Fiba Confesercenti, ha espresso la sua ansia: “Siamo in una fase delicata, in attesa di una decisione”. Oggi alle 17:30 si riunirà il Consiglio dei Ministri per discutere vari temi, tra cui le concessioni balneari, su cui grava la scadenza del 31 dicembre per evitare una potenziale infrazione da parte dell’Unione Europea. (giornalesm.com)

Ne parlano anche altre fonti

“Colonnine di ricarica, energia meno cara con il nucleare”. Una presa in... Il ministro delle Imprese Urso ha promesso un piano “per trasformare tutte le stazioni di servizio con colonnine per la ricarica elettrica”. (Vaielettrico.it)

Sui balneari il governo decide di non decidere e gioca al rinvio. La concessioni balneari sono prorogate fino al settembre 2027 ma in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara possono essere ulteriormente rimandate al 31 marzo 2028. (Avanti Online)

Dopo giorni di tira e molla, di anticipazioni e smentite, il governo ha infine approvato la norma che consente il prolungamento delle attuali concessioni balneari fino al 2027. (Il Fatto Quotidiano)

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso porterà in un prossimo Consiglio dei Ministri la riforma della rete dei carburanti. (HDmotori)

I punti principali della riforma delle concessioni balneari sono l'estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, l'obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

C'è un contributo fino a 60 mila euro per gli impianti di ricarica elettrica per coprire fino al 50% delle spese sostenute nella riconversione delle stazioni di servizio e 10 mila per i carburanti bio. (ilmessaggero.it)