Draghi l’oracolo contro Trump: “Proteggerà le aziende Usa, peggioramento nelle relazioni tra Ue e Stati Uniti con lui presidente”
Mario Draghi oracolo contro Donald Trump dopo la vittoria del tycoon alle elezioni presidenziali Usa. L'ex premier ad un vertice informale a Budapest ha subito messo in guardia: "Non c'è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l'Europa. Non necessariamente tutto in senso negativo, ma certamente noi dovremo prenderne atto". "È possibile spendere il 2% del Pil per la difesa rispettando il Patto di stabilità, bisognerà prendere tutta una serie di decisioni: oggi bisogna decidere cosa fare perché questa è la nuova situazione", ha poi aggiunto sull'annoso caso della Difesa. (Il Giornale d'Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Budapest, 8 nov. - Quella di oggi "sarà una giornata in cui si parlerà del rapporto sulla competitività in Europa, le indicazioni di questo rapporto sono già urgenti, data la situazione economica in cui siamo oggi, e sono diventate ancora più urgenti dopo le elezioni negli Stati Uniti, non c'è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra Stati Uniti ed Europa, non necessariamente tutta in senso negativo, ma certamente noi dovremmo prenderne atto". (Il Sole 24 ORE)
«È possibile spendere il 2% del Pil per la difesa rispettando il Patto di stabilità, bisognerà prendere tutta una serie di decisioni: oggi bisogna decidere cosa fare perché questa è la nuova situazione». (Avvenire)
"Non c’è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra Si parla di competitività europea a Buxelles in vista del cambio di passo che la vittoria di Trump potrà determinare. (Secolo d'Italia)
L’arrivo di Trump alla Casa Bianca, il nuovo equilibrio da cercare nei rapporti tra Ue e Usa per evitare una guerra commerciale, il rilancio della competitività in Unione europea in settori chiave come quello tecnologico e la questione dei finanziamenti. (Italia Oggi)
Dopo l’appello di Emmanuel Macron, anche Mario Draghi lancia un avvertimento all’Europa che si è svegliata ancora intorpidita nella nuova era Trump. (Il Fatto Quotidiano)
Non necessariamente tutto in senso negativo, ma certamente noi dovremmo prenderne atto». L’ex premier italiano Mario Draghi è a Budapest per presentare ai leader Ue il suo Rapporto sulla competitività, che analizza le debolezze europee, su cui tutti sono d’accordo, e individua una serie di soluzioni, su cui invece vi sono ampie differenze. (Corriere della Sera)