Il coraggio di due donne e la morte del femminismo
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Una lezione e tre notizie. La lezione è per il disgraziato femminismo italiano, le notizie, invece, sono queste: 1) Cecilia Sala è libera, forse già lo sapevate; 2) Le donne italiane sono vive, e la loro emancipazione sta facendo un figurone internazionale visto che è donna Cecilia Sala, che faceva e farà un mestiere un tempo riservato soprattutto agli uomini; è una donna Giorgia Meloni, il presidente del Consiglio che ha evidentemente fatto tutto il necessario perché l'ostaggio, che era un ostaggio, fosse liberato presto e bene, non disdegnando un celere viaggio negli Usa che è stato scambiato per un bacio della pantofola e invece ha portato a casa un risultato; di passaggio è donna anche Elisabetta Belloni, che è dimissionaria dal vertice dei Servizi segreti e forse c'entra poco con la liberazione della Sala, ma resta pur sempre la prima donna ad assumere la leadership della nostra intelligence (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
C’è sicuramente un genio di audacia che guida i passi della prima premier di destra. Adesso sì. (Secolo d'Italia)
Il rientro più atteso ed un sospiro di sollievo; l’abbraccio con i familiari e l’immensa gioia di rivederla finalmente libera dopo ventuno giorni di terribile e angosciante prigionia: cosa vi ha colpito di più nella vicenda della giornalista Cecilia Sala e quali sono state le vostre prime reazioni? Ne parliamo oggi soffermandoci su una storia sulla quale si è parlato moltissimo nelle ultime settimane proprio per le sue svariate implicazioni e le molte chiavi di lettura umane, politiche e sociali: dite la vostra telefonandoci allo 0848 03 08 08 oppure scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13. (RSI)
Le scene girate nel carcere di Evin di Teheran e quelle conclusive all’aeroporto di Ciampino, a Roma. Con due protagoniste, Cecilia Sala, la reporter italiana arrestata ingiustamente e Giorgia Meloni, presidente del consiglio, il cui impegno per liberarla ha portato il New York Times a dire che «ha premuto in modo aggressivo» su Donald Trump. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
E adesso cosa c’è da attendersi? Quel clima solidale, quasi di unità nazionale, sbocciato nelle ore del ritorno di Cecilia Sala, ha qualche probabilità di sopravvivere? Di fronte a questa domanda, la risposta corrente sui canali “social” ormai pervasivi è all’incirca: ma davvero qualcuno pensa di resuscitare la vecchia solidarietà nazionale? Non sapete che è passata tanta acqua sotto i ponti e ch… (la Repubblica)
Però, a pensarci, si sta facendo via via sempre più marcata la distanza politica tra la figura di Giorgia Meloni e una visione d’insieme della sinistra italiana largamente intesa. D’altronde, mentre la premier metteva a frutto i suoi rapporti eccellenti con gli Stati Uniti, peraltro in tempi assai rapidi per le logiche della diplomazia internazionale e in una fase di transizione con un Governo esautorato dai suoi poteri e con un altro solo in procinto di acquisire il comando, e al contempo dava sfoggio di arte diplomatica con un Paese come l’Iran all’interno di uno scacchiere mediorientale che definire complesso è, più o meno, un eufemismo, ecco, mentre la Meloni faceva tutto questo ottenendo il ritorno in Italia e alla vita di Cecilia Sala, la sinistra, nelle sue varie declinazioni, è sembrata vieppiù interessata ad affrontare questioni che appaiono sospese tra il nonsense e l’anacronismo allo stato puro. (L'Opinione)
Rodrigo Bentancur, centrocampista del Tottenham e della nazionale uruguayana, ha subito una commozione cerebrale: le tempistiche del recupero (Europa Calcio)