Contributi pubblici, giro di vite in Manovra 2025
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Nuovi obblighi per le imprese che ricevono fondi dallo Stato: previsto in Manovra 2025 un incaricato del MEF nel collegio sindacale. A partire dal nuovo anno, enti e imprese che riceveranno contributi dallo Stato di grossa portata saranno soggette a controlli specifici, al fine di potenziare la supervisione sull’uso dei fondi pubblici erogati. Come previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2025, il MEF imporrà la presenza di un suo rappresentante negli organi di controllo delle aziende pubbliche o private beneficiarie di contributi statali. (PMI.it)
Ne parlano anche altri giornali
Ultim'ora news 2 novembre ore 20 (Milano Finanza)
Gentile Redazione, Si tratta forse dell’ennesima ammissione di questo Stato di non essere in grado di controllare (il riferimento è alla norma sull’antiriciclaggio!). (Eutekne.info)
è Roba da Germania dell’est, secondo il ministro degli Esteri. «Credo», dice, «che debba essere corretta una norma priva di qualsiasi senso, voluta forse da qualche burocrate del Mef». (ilmessaggero.it)
– Le somme si tireranno fra qualche giorno. Ma per il concordato preventivo biennale, lo strumento messo in campo dal governo per incassare almeno 2 miliardi di euro da destinare al taglio dell’Irpef, già si profila un “secondo tempo” dopo la scadenza del 31 ottobre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nei corridoi di via XX settembre hanno pensato bene di mettere un rappresentante del Mef in ogni società, ente, organismo o Fondazione che riceve «un contributo a cari… (la Repubblica)
Antonio Tajani – contrarissimo alla norma – ha evocato i metodi della Stasi, i famigerati e occhiuti servizi segreti dell’ex Germania est. Più cautamente la norma somiglia a certe pratiche in voga in Cina o nei paesi nordafricani, dove il sì agli investimenti delle aziende straniere passa dall’imposizione di rappresentanti del governo negli organi societari. (La Stampa)