Tra l'Occidente e la Russia uno storico scambio di prigionieri

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Avvenire ESTERI

ANSA Il più grande scambio di prigionieri dai tempi della Guerra Fredda, con Russia e Stati Uniti che, di fatto, inaugurano una nuova era nelle loro relazioni e il presidente uscente, Joe Biden che mette a segno un punto destinato ad avere conseguenze anche sulla campagna elettorale verso il voto di novembre. Ventiquattro detenuti, 16 per gli Stati Uniti, 8 per la Russia. «Un’impresa diplomatica», come l’ha definita il presidente statunitense, sulla quale hanno lavorato 7 Paesi: la Russia da una parte e sei Paesi della Nato nello specifico Stati Uniti, Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia e Turchia (Avvenire)

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Min lettura (Valigia Blu)

Il giornalista americano liberato Evan Gershkovich parla ai giornalisti dalla Joint Base Andrews, nel Maryland, dopo l'importante scambio di prigionieri tra la Russia e l'Occidente. Gershkovich: vorrei aiutare i numerosi prigionieri politici in Russia Base Andrews, 2 ago. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Russia, Vladimir Putin accoglie i prigionieri liberati dagli Stati Uniti 02 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)

Grazie alla mediazione dell’intelligence turca, i “patrioti” di Mosca che da anni erano detenuti in Occidente tornano a casa nello scambio prigionieri tra i più spettacolari della storia delle relazioni Usa-Russia (Il Fatto Quotidiano)

Arrivati negli Usa i prigionieri liberati da Mosca, ad accoglierli Biden e Harris (Il Mattino di Padova)

È stata una "decisione giusta" quella di liberare il killer russo condannato all'ergastolo Wadim Krasikov per l'uccisione di un separatista ceceno a Berlino nel 2019, nell'importante scambio di prigionieri avvenuto tra Russia e Paesi Occidentali. (il Dolomiti)