2 novembre: crisantemo in crisi, ma resta il fiore più regalato ai cari defunti

Di Redazione | 31 Ottobre 2024 alle 9:00 Le difficoltà economiche delle famiglie toscane “colpiscono” anche i cari defunti. Il crisantemo, fiore simbolo della ricorrenza dei morti, è in crisi. Una domanda sempre più fiacca da parte del mercato ed i crescenti costi di produzione che i floricoltori devono sopportare lungo l’arco dei sei mesi, tanti ne occorrono per “allevare” il fiore prima di essere commercializzato, hanno ridotto di almeno il 15% la produzione. (RadioSienaTv)

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Il weekend che incorpora la festa di Ognissanti e la ricorrenza dei morti è sempre quello più ‘attenzionato’ per il Mercato dei Fiori di Sanremo. E, a poche ore dai due appuntamenti particolarmente attesi per i produttori di fiori, abbiamo voluto fare il punto della situazione con chi gestisce il plateatico di Valle Armea. (SanremoNews.it)

Immancabili i pugliesi nei cimiteri con piante e fiori da porgere in dono ai propri defunti con 60mila crisantemi acquistati assieme a molti altri fiori e piante Made in Puglia, dai girasoli ai lisantius, dalle sterlizie ai ciclamini, ma il fiore iconico della festa dei defunti resta il crisantemo che varia per colori, dimensioni e altezza, semplice o doppio, bianco ma anche viola, porpora e giallo. (Corriere Salentino)

Non solo crisantemi dunque per il 2 novembre, ma anche girasoli, lisiantus, violaciocca, strelitzie e verde ornamentale. La novità di quest’anno è che, per la prima volta, i crisantemi risultano in crisi, nonostante risultino sempre il fiore più venduto per questa ricorrenza. (LA NAZIONE)

Cagliari, nella giornata dedicata ai defunti prezzi dei fiori stabili ma calano le vendite

A Trento, come in gran parte d’Italia, la festa di Ognissanti e la giornata dei Morti sono ricorrenze cariche di memoria e rispetto. In queste giornate dedicate ai defunti, i cimiteri si colorano di fiori, simbolo d’amore e di ricordo. (Il T Quotidiano)

Nonostante il classico via vai di clienti non si sia fatto attendere nemmeno quest’anno, sia tra i banchi all’ingresso principale che in quelli posizionati lungo le entrate laterali (come quello di Lilly), così come nei negozi di fiori lungo la strada per raggiungere il cimitero, a rallentare le vendite nel week end appena trascorso è stata «la lontananza con il giorno dei Santi (venerdì 1° novembre, ndr), ma anche il fatto che ormai da alcuni anni in molti acquistano i fiori finti. (Corriere Romagna)

Il volume d'affari dei fiori, che ruota attorno alla settimana di commemorazione dei defunti, sfiora in Italia i 300 milioni di euro, con una spesa media di 30 euro a famiglia. (Casteddu Online)