In pensione grazie ai 5 anni di contributi riscattati, a chi conviene, il costo e cosa fare con la Pace Contributiva
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Anche nel 2025 sarà attiva una misura introdotta dalla legge di Bilancio 2024 che consente di coprire con contributi i periodi di vuoto intercorsi tra la data del primo accredito e il 31 dicembre 2023. Si tratta della Pace Contributiva, una misura riattivata per il biennio 2024-2025, dopo aver funzionato nel triennio 2019-2021. Questa misura offre al lavoratore la possibilità di riscattare i periodi scoperti da contribuzione previdenziale per qualsiasi motivo. (InvestireOggi.it)
La notizia riportata su altri giornali
Anche perché parliamo di misure che hanno numerosi vincoli e tanti limiti e che quindi sono difficili da centrare. Ma anche se il campo si allarga a misure alternative quali sono l’Ape sociale, la quota 41 per i precoci, la quota 103 o opzione donna, la situazione non cambia. (Pensioni e Fisco)
Considerando che non vi è certezza su cosa riserverà il futuro, con le numerose ipotesi avanzate sulla legge di Bilancio e i possibili inasprimenti dei requisiti, sfruttare alcune regole attuali per lasciare il lavoro prima potrebbe essere una valida soluzione. (InvestireOggi.it)
Alla luce dei pesanti requisiti che il sistema previdenziale prevede dal punto di vista pensionistico e nonostante l’ultimo rapporto dell’INPS che dice il contrario, ci sono lavoratori che per qualche settimana, mese o anno di contributi mancanti non riescono a completare i requisiti utili per una pensione. (Pensioni e Fisco)
A meno che non sfruttano una scorciatoia prevista dalla normativa in vigore quest’anno e nel 2025. (Pensioni e Fisco)
Cosa succede se, anziché uscire subito da una porta, si esce più tardi? I bivi della vita sono tanti, e anche le pensioni non fanno eccezione. (InvestireOggi.it)
Pensione, mancano fino a 5 anni per andarci, ma non hai i contributi necessari? Puoi pagare i contributi per gli anni che mancano e risolvere. (Management CuE)