E’ morto il pugile marchigiano Primo Zamparini. Fu l’olimpionica “macchina dei pugni”

Il mondo della boxe è in lutto per la scomparsa del marchigiano Primo Zamparini, una delle figure più illustri del pugilato italiano. Il campione, che aveva raggiunto l’età di 85 anni, si è spento presso l’ospedale Profili di Fabriano, dove era ricoverato a seguito di una brutta caduta. Zamparini lascia un vuoto incolmabile non solo nella sua comunità, ma in tutto il panorama sportivo nazionale. Nato e cresciuto nelle Marche, Zamparini si era distinto fin da giovane per il suo talento sul ring, guadagnandosi il soprannome di “La macchina da pugni” grazie alla sua incredibile velocità e potenza. (La Nuova Riviera)

Su altri media

Si è spento all’età di 85 anni Primo Zamparini, medaglia d’argento all’Olimpiade romana del 1960 nei pesi gallo. Nato il 9 febbraio 1939 a Fabriano (Ancona), Zamparini inizia a frequentare una palestra di boxe a 18 anni. (ilmessaggero.it)

È stato chiamato "l'avvocato dell'Avvocato" per Si è laureato nel 1954 e si è iscritto all'Albo degli avvocati. (SpazioJ)

«Se n’è andato il nostro Presidente Onorario e figura storica del pugilato italiano e mondiale. FABRIANO – A pochi giorni dalla conclusione delle Olimpiadi di Parigi 2024, è morto ieri Primo Zamparini, medaglia d’argento di pugilato alle Olimpiadi di Roma del 1960. (Centropagina)

Addio a Primo Zamparini, la “macchina da pugni” argento olimpico della boxe

Uno dei pugili marchigiani che ha vinto più trofei durante la sua carriera dilettantistica. Originario di Attiggio Zamparini è morto a 75 anni all’ospedale Profili. (il Resto del Carlino)

Sudan – I combattenti del gruppo paramilitare sudanese Rapid Support Forces (Rsf) hanno attaccato un villaggio nel centro del Paese, uccidendo almeno 85 persone tra cui donne e bambini e compiendo saccheggi. (Frosinone News)

«È stato un campione eccezionale, un simbolo per la boxe fabrianese e marchigiana - commenta il presidente del comitato regionale Marche della Fpi, Luciano Romanella - quando si presentava alle nostre riunioni, veniva sempre invitato a salire sul ring per farlo conoscere e portarlo ad esempio dei nostri giovani atleti. (La Stampa)