USA, leading indicator ancora in frenata a febbraio conferma "venti contrari"

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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

Frena anche a febbraio il superindice USA. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 101,1 punti in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un -0,2%, e contro il -0,2% atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,3% a 114,7 punti, mentre la componente sulle aspettative future è cresciuta dello 0,4% a 119,1 punti. (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Così il 15 marzo The Wall Street Journal, giornale economico notoriamente di grande prestigio, molto vicino al mondo del business e non certo qualificabile come “liberal”, riassumeva i punti chiave del suo articolo “Consumers and Businesses Send Distress Signal as Economic Fear Sets In – Canceled trips, fewer dinner parties and falling sales: ‘We are cutting back on virtually everything’”. (Agenda Digitale)

L'approccio muscolare di Donald Trump sulle politiche commerciali non è immune da controindicazioni per i produttori statunitensi. Ad avvisare la Casa Bianca delle possibili pesanti ricadute del conflitto commerciale è proprio la Tesla di Elon Musk, uno dei più influenti alleati del presidente statunitense. (il Giornale)

L’ azienda di Elon Musk ha scritto una dura lettera all’amministrazione degli Stati Uniti per contestare la politica dei dazi decisa dal governo di Elon Musk. (Corriere della Sera)

In una comunicazione ufficiale indirizzata a Jamieson Greer, rappresentante per il Commercio dell'amministrazione Trump, Tesla ha espresso preoccupazioni concrete riguardo l'impatto dei dazi sulle sue operazioni globali. (Tom's Hardware Italia)

Nel Vecchio Continente il crollo è stato verticale nei primi mesi del 2025, dopo un Q4 del 2024 molto negativo a livello globale. Il brand americano di auto elettriche sta attraversando la fase più complessa della sua storia ultraventennale. (Virgilio)

Ma in una lettera al rappresentante per il commercio americano Jamieson Greer, Tesla, pur affermando di «sostenere» il commercio equo, ha avvertito che gli esportatori statunitensi sono «esposti a impatti sproporzionati quando altri paesi rispondono alle azioni commerciali degli Stati Uniti». (ilmessaggero.it)