Crisi moda, gli scenari. Il grido dei sindacati, l’ondata deve arrivare: “1.800 posti a rischio”

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LA NAZIONE ECONOMIA

Santa Croce, 20 settembre 2024 – Sul tavolo, a settembre, i sindacati hanno trovato la richiesta di altri 34 licenziamenti, 14 in un’azienda, 20 in un’altra. Ma la vera ondata potrebbe arrivare se non viene messo in atto un intervento urgente di sostegno alla filiera della moda. Un’ondata i cui numeri sono da brividi. “Il distretto rischia di perdere il 30 per cento della forza lavoro – spiega Alessandro Conforti (Cgil) con a fianco i rappresentanti delle altre sigle sindacali –: ovvero 1800 lavoratori. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altre testate

Così l’ultimo report dell’Ufficio studi della Camera di Commercio certifica le difficoltà del settore: nella prima parte del 2024, l’export fiorentino della moda si è attestato a 3,9 miliardi, contro i 4,7 di un anno fa e i 4,5 del 2019. (Corriere Fiorentino)

I rappresentanti del Centro tessile Milano di Cernusco sul Naviglio martedì 17 settembre 2024 sono stati ascoltati a Roma in Parlamento a far sentire la propria voce sulla situazione drammatica che stanno vivendo. (Prima la Martesana)

Il Comune di Prato ha rafforzato la necessità di fare squadra di fronte alla crisi convocando il Tavolo del distretto con le associazioni di categoria ed i sindacati per richiedere con più forza misure e sostegni concreti al comparto, elaborando, appunto, un documento congiunto di richieste e urgenze per aiutare il sistema moda pratese. (LA NAZIONE)

Scandicci (Firenze), 22 settembre 2024 – Crisi del comparto moda, frena anche l’indotto Gucci. Si tratta della GT di Scandicci, la GPA di Figline Valdarno e la Garpe di Piancastagnaio, aziende interamente di proprietà Gucci che insieme superano il migliaio di dipendenti. (LA NAZIONE)

E il fiato del comparto si va sempre facendo più corto. Perché la filiera della moda è in affanno da mesi. (LA NAZIONE)

Proprio in pieno svolgimento di LINEAPELLE a Milano con il distretto toscano del cuoio in affanno e che chiede aiuti e sostegni, nessuno si presenta. Per di più, secondo quanto emerso da Roma, alla richiesta di risposte concrete per aiutare le imprese in questo periodo difficile di calo degli ordini, la risposta sarebbe stata una semplice dichiarazione d’intenti. (gonews)