Dieci Stati Usa hanno votato anche sull’aborto. Ma Florida, South Dakota e Nebraska dicono no all’estensione del diritto
Non solo per il nuovo presidente. In dieci Stati Usa gli americani erano chiamati a votare anche sul referendum per modificare la Costituzione del loro territorio e consentire di estendere il diritto all’aborto oltre le sei settimane. Alle urne per la consultazione popolare sono stati i cittadini di Florida, Arizona, Nevada, Colorado, Montana, South Dakota, Nebraska, lo Stato di New York, il Missouri e il Maryland (la Repubblica)
Su altri giornali
I referendum sull'interruzione di gravidanza, la lotta ai clandestini e il possesso di armi hanno polarizzato le elezioni negli Stati Uniti. (il Giornale)
Nello stesso giorno delle elezioni che hanno visto la vittoria di Donald Trump, si è votato in dieci stati americani sul tema dell'interruzione di gravidanza: 7 stati su 10 si sono schierati a favore del diritto all'aborto. (Fanpage.it)
Sono dieci gli Stati americani che oltre a votare per il nuovo presidente si sono espressi anche sulla possibilità di inserire il diritto all'aborto nelle loro Costituzioni, anche se con quesiti referendari e soglie differenti: i sostenitori del diritto all’aborto vincono in 7 Stati, sconfitti in tre. (La Stampa)
La netta vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti rappresenta una durissima sconfitta per l’agenda radicale su aborto e gender promossa dalla presidenza Biden e sponsorizzata da VIP e media mainstream schierati con Kamala Harris in campagna elettorale. (Adnkronos)
Elezioni USA: gli exit poll danno l'aborto a rischio? Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. (alfemminile.com)
Anche se l’investitura ufficiale avverrà solo il 21 gennaio, con l’insediamento alla Casa Bianca, il risultato elettorale è stato chiaro e netto. Ora ci si domanda cosa cambierà per il mondo e per gli americani, ma soprattutto per le donne. (Donna Moderna)