Scorie nucleari, nessuno le vuole e Pichetto distribuisce i depositi: «Uno al Nord, uno al Centro, uno al Sud»

Lo aveva ipotizzato in un’intervista al Corriere e ora il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin lo ripete: i rifiuti radioattivi più pericolosi potrebbero restare all’estero, in Francia e Regno Unito, come alternativa alla costruzione di un deposito geologico nazionale. Che avremmo dovuto costruire già da anni e che nessuno vuole. Spenta la speranza dopo che il comune di Trino Vercellese ha ritirato la sua autocandidatura, i territori risultati idonei subito dopo la pubblicazione della Carta nazionale delle aree idonee predisposta da Sogin si sono subito affrettati a dire che non lo volevano in alcun modo. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Il deposito delle scorie nucleari non lo vuole nessuno? E allora ne facciamo tre: uno al Nord, uno al Centro e uno al Sud. E i rifiuti più radioattivi, quelli delle vecchie centrali, li lasciamo all'estero. (Tiscali Notizie)

È questa la soluzione che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin, sta valutando per risolvere l’annoso problema di dove mettere i rifiuti nucleari italiani. (Open)

Il ministro dell’Ambiente ha raccolto lo sfogo del nuovo presidente di Confindustria sul costo energetico in Italia. Le rinnovabili non bastano anche a causa dell’occupazione del territorio. (DDay.it)

Ritorno del nucleare in Italia. Pichetto Fratin: “Risparmieremo 34 miliardi all’anno. La legge entro il 2024”

Il Mase accelera sul rilancio del nucleare: entro la fine dell’anno varerà un disegno di legge che consente l’avvio della sperimentazione e produzione di nuovi moduli nucleari dal 2030. (Energia Oltre)

Riaccendere il nucleare in Italia: si o no? Ciclicamente, la questione torna a scaldare il dibattito politico. Ma l'ipotesi di un rilancio dell'energia atomica da parte del governo – preannunciato in un'intervista a La Stampa dal ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin – sembra registrare oggi un sostegno più ampio del passato. (La Stampa)

Di: Redazione Sardegna Live "Il deposito delle scorie non sarà in Sardegna e noi non permetteremo che sia in Sardegna", ha assicurato Alessandra Todde (Sardegna Live)