Scontri, fumogeni e cariche al corteo pro-Palestina a Roma

Dopo un inizio pacifico, momenti di tensione durante il corteo pro-Palestina a Roma. Ci sono stati lanci di bombe carta e sassi, qualche manifestante ha divelto dei segnali stradali, la polizia ha risposto prima con idranti e fumogeni e poi con cariche di alleggerimento, come si vede nelle immagini. Una ragazza è stata ferita alla testa non gravemente. (Unioneonline) (L'Unione Sarda.it)

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Dopo oltre tre ore di calma totale, alcuni manifestanti incappucciati si sono avvicinati alle forze dell’ordine che ne avevano impedito il corteo per tutto il pomeriggio, ne è nata una colluttazione che ha portato al lancio di sassi e bottiglie, fumogeni e petardi. (Quotidiano di Sicilia)

Gli organizzatori pretendono di muoversi in corteo lì dove è stato loro precluso, provano a trattare con le forze dell’ordine e poi cercano di prendersi con la forza quello che ritengono un loro diritto. (Nicola Porro)

E poi è arrivato dall'alto il filosofo gallico Bernard-Henri Lévy a spiegarci che in realtà dovremmo essere tutti grati a Israele, poiché sta liberando il Libano. Un massacro ingiustificabile, compiuto in nome di una lotta contro il terrorismo che diventa sempre più indistinguibile dal terrorismo stesso. (Il Giornale d'Italia)

Roma, guerriglia al corteo pro Palestina: scontri tra agenti e manifestanti, 34 feriti e 40 persone portate in questura

La strada, che era sbarrata dai blindati della polizia, ha costretto i manifestanti a deviare il percorso verso piazzale Ostiense. Ci sono 10 persone ferite, tra cui una ragazza colpita “violentemente” alla testa. (Il Giornale d'Italia)

I Pro- Pal intonano cori per la Palestina e contro il governo. Circa 1500 persone si sono radunate a piazzale Ostiense nonostante il divieto di manifestare. (Secolo d'Italia)

Il tentativo dei manifestanti pro Palestina di partire in corteo termina tra i disordini messi in atto dagli infiltrati violenti e i getti di idranti della polizia usati per disperderli: in settemila in queste ore avevano sfidato il divieto della questura partecipando alla manifestazione non autorizzata, aderendo alla stessa mobilitazione lanciata in altre città europee per l’intero fine settimana in vista del 7 ottobre , anniversario degli attentati di Hamas che lo scorso anno furono seguiti dall’invasione di Gaza da parte dell’esercito israeliano . (Gazzetta del Sud)