Champions League, Italiano: "Sono contentissimo, il Bologna ha un'identità"
La vittoria necessaria per rianimare la rincorsa ai playoff per gli ottavi di Champions non è arrivata. Ma Vincenzo Italiano si tiene strettissimo il pareggio di Lisbona con il Benfica a reti inviolate: "Sono contentissimo per la prestazione e risposta dei giocatori che hanno avuto spazio e che fin qui ne avevano avuto meno. Adesso abbiamo un'identità a prescindere da chi giochi, siamo una squadra completa all'interno della quale chiunque entri sa cosa fare e cosa chiedo". (Sport Mediaset)
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Benfica-Bologna 0-0, le pagelle: Di Maria eterno. Ferguson è la nota lieta per Italiano Trubin 6 - Nonostante il Bologna occupi spesso la metà campo lusitana, non corre grossi pericoli eccezion fatta per un'uscita su Dallinga nel primo tempo. (TUTTO mercato WEB)
Ecco, il pari con il Benfica non sarà uno di quei pacchi scintillanti, con il fiocco grande, ma dentro Vincenzo Italiano ci ritrova tante certezze. Dall’inviato Aveva chiesto ai suoi ragazzi un regalo di compleanno. (Quotidiano Sportivo)
Il Bologna a testa altissima a Lisbona, contro il Benfica. A due giornate dal termine della stagione regolare, il 24esimo posto che significa qualificazione ai playoff per gli ottavi, occupato dalla Dinamo Zagabria, è ancora raggiungibile, anche se è una speranza molto più che flebile. (Il Mattino di Padova)
Sì, d’accordo, è servito San Lukasz (Skorupski) ma un pari al “Da Luz” magari non darà dividendi per i playoff ma fa verità calcistica, quella di un Bologna cambiatissimo nelle scelte iniziali di Italiano ma mai sottomesso se non in quelle occasioni in cui il Benfica ha fatto valere la propria qualità superiore. (La Gazzetta dello Sport)
Queste le dichiarazioni di Italiano: "Sono contento di ciò che hanno fatto i ragazzi. (Tuttobolognaweb)
Ha fatto benissimo Italiano, anche col senno di prima, a fare massiccio turnover, perché a questo punto in Europa si gioca solo per l’onore mentre la partita con la Fiorentina di domenica vale tanto non solo… E un’identità che non perde neanche quando l’allenatore mette in campo ben 8 riserve su 11, sia pure con un certo Ferguson tra queste. (La Repubblica)