L’ombra della mafia sull’economia: in Sicilia oltre 13mila attività a rischio infiltrazione
Oltre 13 mila attività, con picchi nelle città metropolitane di Palermo e Catania e un’incidenza che sfiora il 9% sul totale nazionale: sono le imprese siciliane in odor di mafia, o comunque a forte rischio infiltrazione da parte della criminalità organizzata, secondo i dati pubblicati dalla Cgia di Mestre, l’associazione degli artigiani. Lo studio ha respiro nazionale e fotografa le mafie come quarta industria del Paese con 40 miliardi l’anno (2 punti di pil) ; dai dati appare chiaro che il business si sta spostando sempre più al centro-nord, soprattutto per il riciclaggio. (Gazzetta del Sud)
Ne parlano anche altri giornali
Il giro di affari delle mafie italiane in Trentino si aggira tra i 200 e i 250 milioni, le aziende trentine a rischio di infiltrazione sono più di 700 e le estorsioni in 10 anni, dal 2013 al 2023, sono raddoppiate. (Il T Quotidiano)
La provincia di Napoli fa registrare il record d’imprese potenzialmente controllate o collegate alla camorra e alle altre organizzazioni criminali di stampo mafioso. A rilevarlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha analizzato la profondità economica del fenomeno mafioso in Italia. (napoli.corriere.it)
– Milano con 15.650 società a rischio collusioni mafiose è la terza provincia italiana a più alto tasso di pervasività della criminalità organizzata. A dirlo è il Centro studi della Cgia di Mestre, secondo cui si stima che 150mila imprese nostrane gravitino potenzialmente nell’orbita dei clan. (IL GIORNO)
Soprattutto al Nord, le estorsioni ormai si stanno diffondendo «senza ricorrere più a minacce esplicite e men che meno all’uso della violenza»: piuttosto, cercando una sorta di «complicità» con le vittime, imponendo, per esempio, l’assunzione di personale o erogando servizi e forniture. (Corriere della Sera)
Tuttavia, dietro le quinte di questo scenario affascinante, si cela una minaccia sempre più insidiosa: la criminalità organizzata. Nel panorama economico italiano, il settore turistico è da tempo uno dei pilastri fondamentali, sia per l’attrattività culturale che per la ricchezza paesaggistica del Paese. (Ultima Voce)
Questo il numero che emerge da un’indagine condotta dall’Ufficio studi della Cgia sulla base dei dati in possesso dell’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia che, per legge, riceve ogni anno dagli intermediari finanziari centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni sospette. (il Resto del Carlino)