Le lacrime di Turetta in aula: "Avevamo litigato, discutevamo via chat per tornare insieme"
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Video Le lacrime di Turetta in aula: "Avevamo litigato, discutevamo via chat per tornare insieme" È in corso nell’aula della Corte d’Assise del tribunale Venezia la seconda udienza del processo a Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Si è partiti proprio con l’interrogatorio dell’imputato, che ha esordito dicendo: «Voglio raccontare tutto», per poi ammettere la premeditazione. (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Gli occhi bassi, il capo chino e mezza voce. Filippo Turetta ripercorre nell'aula della Corte d'assise di Venezia le tappe di un delitto che ha sconvolto l’Italia, l'omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, davanti al padre della vittima, Gino, che al termine dell'udienza parlerà di «grandissimo dolore». (La Stampa)
Nel giorno dell'interrogatorio di Turetta, imputato per omicidio aggravato, in aula c'era anche Gino Cecchettin: "Sapere cosa ha passato mia figlia negli ultimi momenti della sua vita è stato il momento più doloroso di questa giornata" ha ammesso ai microfoni di Fanpage. (Fanpage.it)
Per me è chiarissimo, quello che emerge oggi è che la vita del prossimo è una cosa sacra e non bisogna entrare nel merito della vita degli altri, ma rispettarla». Ora vado via, non ho bisogno di restare. (Vanity Fair Italia)
La vita del prossimo è una cosa sacra e bisogna rispettarla", ha detto. Tantissimo dolore, ascoltando il racconto gli ultimi momenti della vita di mia figlia", sono le prime parole di Gino Cecchettin all'uscita dall'aula del tribunale, dopo l'interrogatorio di Turetta, il reo confesso dell'omicidio della figlia Giulia. (la Repubblica)
Filippo Turetta ha raccontato in aula durante la seconda udienza del processo per il femminicidio di Giulia Cecchettin il piano formulato per sequestrarla e per toglierle poi la vita. (Fanpage.it)
“Infatti – ha proseguito Cecchettin – adesso il suo avvocato vuole capirne di più, ma per me è chiarissimo. Ma non è questo il punto del processo, il punto è che abbiamo capito chi è Filippo Turetta“. (Il Fatto Quotidiano)