Puff Daddy è in galera con l'accusa di sfruttamento della prostituzione, ma gli ascolti dei suoi brani sono raddoppiati
Dall'inizio dell'inchiesta il rapper ha perso partnership importanti con almeno 18 marchi di prestigio, ma gli streaming crescono. E non è l'unico caso Secondo Luminate, società che studia i dati relativi al mondo dell’intrattenimento, Puff Daddy avrebbe esponenzialmente aumentato l’attenzione sul proprio lavoro da quando è stato arrestato per traffico sessuale e racket. L’azienda parla di un aumento degli stream del catalogo del rapper che si aggira intorno al 50%. (Open)
La notizia riportata su altri giornali
«La natura e le circostanze dei reati sono sostanzialmente diverse», hanno replicato i procuratori. (Corriere del Ticino)
Tony Buzbee è il legale che dice di avere raccolto oltre 120 testimonianze di violenze commesse da Sean Combs. «Mi vogliono intimidire, ma non funzionerà» (Rolling Stone Italia)
Un giudice della corte federale di Manhattan ha però negato la terza richiesta di rilascio su cauzione, affermando che “non esistono le condizioni per garantire ragionevolmente la sicurezza” dei querelanti. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Niente da fare per Puff Daddy. Il giudice ha negato al magnate dell’hip hop la libertà su cauzione, dopo che è stato accusato di traffico sessuale e associazione a delinquere. È la terza volta che i giudici negano al rapper di uscire di prigione in libertà vigilata. (Il Fatto Quotidiano)
Sconvolge il racconto del gestore di una villa affittata da Puff Daddy dieci anni fa per il compleanno di un amico: «Il giorno dopo le camere da letto erano disgustose» (Open)
Sean Combs, noto come Puff Daddy, resta in carcere. Accusato di traffico sessuale, il rapper ha visto respingere dal giudice per la seconda volta la richiesta di rilascio su cauzione. (Fanpage.it)