Colloqui di lavoro a Milano, ora sono i candidati a dire «le farò sapere». Per i giovani flessibilità e welfare contano più dello stipendio
La situazione è apparentemente sempre quella: da una parte del tavolo c’è il direttore del personale, dall’altra il «candidato». Ma i colloqui di lavoro sono cambiati, si parla sempre di soldi e di carriere, ma prima ancora di formazione, sostenibilità e welfare. E soprattutto, è cambiato il finale: il vecchio classico «le faremo sapere» si è trasformato in «le farò sapere». E alla fine — riferisce il 70% dei manager — c’è chi dice no. (Corriere Milano)
Ne parlano anche altre testate
La difficoltà nel trovare lavoratori qualificati si conferma uno dei problemi più complessi da risolvere per le imprese, anche per quelle lombarde. Tanto che ormai le difficoltà di recruiting sono tra le maggiori preoccupazioni delle aziende quando guardano al futuro. (L'Eco di Bergamo)
Insomma, il tanto discusso equilibrio tra vita privata e professionale. A dipingere questo nuovo quadro è l'indagine realizzata da Gidp, l'associazione direttori risorse umane, sul rapporto tra le aziende da una parte e giovani - stagisti e neo laureati - dall'altra. (ilmattino.it)
/07/2024 MESTRE – Giovani e lavoro. Ecco le strategie per gestire i gap generazionali. Se n’è discusso a Forte Marghera a Mestre al dibattito organizzato da Apindustria Servizi, con Confapi Venezia. – Intervistati NICOLA ZANON (AMMINISTRATORE APINDUSTRIA SERVIZI SRL) (Servizio di Annamaria Parisi) (ANTENNA TRE)
Oggi, invece, il tempo libero é più importante del guadagno. Ne sono convinti gli italiani che, senza distinzioni di età, nella scelta della professione guardano più al benessere personale che all’aspetto economico e individuano in ‘work life balance’, formazione e flessibilità le caratteristiche dell’azienda ideale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)