Il premier Meloni contro i giudici: "Sui migranti fanno propaganda"
"Le argomentazioni con le quali il tribunale di Bologna chiede di disapplicare l’ennesima legge italiana è stato visto da molti più come un volantino propagandistico che un atto di tribunale. Se continuiamo così sarò io a chiedere che gli italiani qui non possano sbarcare, perché l’Italia non è un Paese sicuro, seguendo questo ragionamento". Così la premier Giorgia Meloni replica alla scelta del tribunale felsineo, presieduto dal giudice Pasquale Liccardo, di rinviare alla Corte di Giustizia europea il caso di un cittadino bengalese che aveva chiesto protezione internazionale, domandando se dovesse procedere alla disapplicazione del decreto legge ’Paesi sicuri’ voluto dalla presidente perché confliggente con la normativa comunitaria. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altre testate
«È la prima volta che i trafficanti di esseri umani mi hanno minacciato di morte». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’anticipazione della puntata di Porta a porta, in onda questa sera su Rai1. (Open)
Durante la registrazione di “Porta a Porta” la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivela di essere stata vittima di minacce di morte dai trafficanti di esseri umani in relazione al caso dei centri in Albania. (Virgilio Notizie)
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso una decisa critica nei confronti delle azioni giudici emiliani in merito alla legge italiana sui Paesi da considerarsi sicuri per i migranti. (Nicola Porro)
Alla decima giornata di campionato, si accende già la lotta per il vertice della classifica in Serie A. Il Napoli ha subito risposto presente, con la vittoria di martedì sera ottenuta allo stadio San Siro contro il Milan, mandando un messaggio forte e chiaro alla concorrenza. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Da Vespa gioca in casa e mena fendenti contro i nemici di turno: Cgil e Uil, che hanno «un piccolissimo pregiudizio» e la magistratura tornata a essere la bestia nera come ai bei tempi di re Silvio. Sui sindacati l’ospite, gentile, le tira la volata: «Proprio nel giorno in cui Mattarella esalta l’economia italiana Cgil e Uil proclamano lo sciopero. (il manifesto)
Giorgia Meloni torna in tv da Bruno Vespa su Rai1 e il ceffone più forte lo assesta al presidente di Stellantis, che ha rifiutato l’invito della commissione Attività produttive di Montecitorio a riferire sulla crisi dell’automotive: «A Elkann sfuggono i fondamentali della Repubblica italiana, questa mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento me la sarei evitata». (Corriere Roma)