Rojava sotto tiro. E la questione ci riguarda

Inverno 2014: si combatte a Kobane, con le difese curde schiacciate fra l’avanzata dell’Isis e il confine turco, pattugliato da militari compiacenti con i jihadisti. La Siria del dopo-Assad nasce anche nella Kobane che viene nuovamente assediata, dieci anni dopo la decisione di Obama, incalzato dall’opinione pubblica di mezzo mondo, di intervenire dalla parte di chi si mostrava capaci di resistere al dilagare di un terrore che pareva inarrestabile. (il manifesto)

Su altre testate

Ci sono pochi passi tra l’ambasciata turca a Roma e le centinaia di persone che ieri hanno animato il presidio «in difesa del Rojava», a piazza Indipendenza. (il manifesto)

In Siria e non solo, scrive il Wall Street Journal dei due Paesi che hanno una storia di relazioni difficili e a dir poco tese. Gestire questa rivalità diventerà probabilmente, secondo il giornale, una delle priorità dell'Amministrazione Trump, che si insedierà tra un mese. (Adnkronos)

La caduta di Damasco è stata così rapida che le forze di sicurezza siriane non hanno avuto il tempo di distruggere o a far spar… Ci sono le informazioni sui detenuti, sugli scomparsi, sui luoghi di sepoltura, le informative dell’intelligence sui rapporti tra il regime e altri Paesi. (la Repubblica)

Siria, Israele e Turchia nel dopo - Assad: rischio di uno scontro che non conviene a nessuno

Lo scopo dell'occupazione è attirare l'attenzione sul tentativo del governo turco di occupare le regioni della Siria settentrionale e orientale, distruggendo l'esperienza del confederalismo democratico che, negli anni passati, è stata anche un presidio contro l'avanzata dell'Isis. (ilgazzettino.it)

La caduta di Assad “non è solo una vittoria del popolo siriano, ma anche del popolo turco”, ha detto Ahmed Al-Sharaa, alias Al Jolani, intervistato dal quotidiano di Ankara Ali Safak ieri. (Il Fatto Quotidiano)

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