Iezzi-Donno, la rissa continua in tv: "L'aggressione è tua!", "Dove vuoi arrivare? Vergognati"

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"Dove volevi arrivare? Dove volevi arrivare?". Leonardo Donno è in collegamento con David Parenzo, a L'aria che tira, e il conduttore di La7 fa il colpaccio raggiungendo telefonicamente Igor Iezzi, dopo un paio di tentativi a vuoto. Il leghista è quello che mercoledì sera ha tentato di colpire in aula il deputato del Movimento 5 Stelle, come da lui stesso ammesso, mancandolo. Nel parapiglia indegno scatenatosi in aula, Donno è crollato a terra e uscito da Montecitorio in carrozzina. (Liberoquotidiano.it)

Su altre fonti

Tuttavia si può anticipare che lo sguaiato intervento in Senato della ministra Casellati sul premierato, e la riunione della segreteria di Fi sull’autonomia, preludono a sviluppi interessanti. Sul premierato e sull’autonomia differenziata succedono cose, nelle aule parlamentari e fuori. (il manifesto)

La rissa a Montecitorio è partita quando Leonardo Donno (M5s) ha provato a consegnare al ministro Calderoli una bandiera tricolore. Oltre ai commessi della Camera, però, sono intervenuti anche molti deputati della maggioranza. (Fanpage.it)

“Il vertice del G7 e la rissa alla Camera sono notizie che vanno tenute insieme – afferma Maurizio Molinari direttore di Repubblica ospite di “L’aria che tira” su La7 - perché un paese quando ospita un summit internazionale è sotto lo sguardo delle opinioni pubbliche del mondo, c’è grande attenzione e curiosità per come Giorgia Meloni presiederà il G7 su temi quali l’Ucraina, la Russia, il Medio Oriente e anche il diritto all’aborto. (la Repubblica)

Una cosa molto grave. Per di più il verbale della seduta non menziona quanto accaduto. (Il Fatto Quotidiano)

Non si placano le tensioni a Montecitorio. Questa volta sono le dichiarazioni del vicesegretario leghista Andrea Crippa sul gesto della 'Decima', mimato ieri in Aula dal suo collega Domenico Furgiuele, a far scoppiare le polemiche. (Adnkronos)

Si torna in Aula, dopo i calci e i pugni di ieri alla Camera durante il voto sul ddl autonomia, con il deputato 5S Leonardo Donno uscito in sedia a rotelle colpito da un collega (o più) dell’opposizione. (la Repubblica)