Influenza: primi casi (isolati) di Australiana
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Il virus H3N2 (noto come ‘australiano’), che nell’emisfero australe ha alimentato la seconda stagione influenzale più pesante degli ultimi dieci anni, è arrivato in Italia ma al momento i casi sono sporadici (Piemonte e Lombardia). A fare il punto è Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione di Igiene e medicina preventiva dell’università Statale di Milano, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello: «L’influenza australiana ci inquieta, il virus darà molti casi quest’anno quindi bisogna vaccinarsi, fino a metà novembre. (La Provincia di Cremona e Crema)
Ne parlano anche altri giornali
Siamo ancora agli inizi della stagione influenzale, eppure c’è già un virus che preoccupa: quello della cosiddetta influenza australiana. I primi casi hanno già iniziato a diffondersi, e questa forma virale appare fin da ora abbastanza aggressiva. (Virgilio Notizie)
Influenza australiana, una variante che sfugge alle difese immunitarie Definita una variante “immunoevasiva”, l’influenza australiana si prepara a far sentire i suoi effetti anche sul nostro territorio. (QuiFinanza)
C'è sempre stato l'H3N2» nella famiglia dei patogeni invernali che in tutto il mondo sono in azione, «tant'è vero che l'H3N2 è contenuto anche nel vaccino che c'era anche negli altri anni», evidenzia all'Adnkronos Salute. (leggo.it)
Influenza australiana, primi casi in Italia; sintomi e cura In Australia il virus H3N2 si è diffuso rapidamente e ha contribuito a contagiare un gran numero di persone; nel nostro Paese è stato individuato in alcuni casi piuttosto sporadici sebbene la stagione influenzale sia già iniziata dopo che a Novara è stato isolato un virus H1N1, ben noto al nostro sistema immunitario. (iLMeteo.it)
Bassetti- soprattutto per anziani, persone fragili con malattie importanti e bambini fino ai 6 anni, che potrebbero avere una sintomatologia seria. Per questo è necessario vaccinarsi prima possibile spiega il Prof. (RaiNews)
C'è una dieta da seguire per prevenire (ma anche curare) l'infezione? «Se ci siamo ammalati bisogna cercare di mantenere le regole di una sana alimentazione», spiega Maria Grazia Carbonelli, Direttore UO Dietologia e Nutrizione dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Roma. (ilmessaggero.it)