Domenicali saluta Martin: “Una storia di amore finita bene”

– Il numero uno sulla carena lascia Ducati e trasloca su Aprilia. Jorge Martin saluta Borgo Panigale vincendo il titolo mondiale, ma anche con un contratto firmato con Noale per le prossime due stagioni, scelta frutto della decisione di Ducati di promuovere Marc Marquez e non lui nel team ufficiale Lenovo. Debutterà martedì nei test con la nuova moto e in casa rossa c’è sicuramente dispiacere per la perdita di un pilota veloce, velocissimo, ma anche la consapevolezza di aver dato fiducia a un grande campione ritrovato come Marquez. (Quotidiano Sportivo)

Ne parlano anche altri giornali

Jorge Martin trionfa nel Motomondiale 2024 e festeggia il titolo di campione MotoGp citando... Il pilota piemontese della Ducati, campione del mondo nel 2022 e nel 2023, ha vinto l'ultima gara dell'anno ma non è riuscito a completare la rimonta iridata. (Adnkronos)

Marc Marquez salirà su una Ducati ufficiale, Jorge Martin, il neo campione iridato, prenderà possesso dell’Aprilia, che lo ha scelto al posto di Maverick Vinales. Con i test di martedì a Barcellona, con tutte le novità per il prossimo anno. (Quotidiano Sportivo)

La stagione MotoGP 2024 si è conclusa con un finale mozzafiato, regalando agli appassionati una lotta all’ultimo respiro per il titolo mondiale. Jorge Martin ha coronato una stagione straordinaria vincendo il campionato all’ultima gara, sottraendo il sogno della riconferma a Pecco Bagnaia. (SNAI Sportnews)

Martin campione: quella voglia di rivincita che ha cambiato il suo destino

Lo ha fatto amaramente (e in silenziosa polemica) il centauro spagnolo, viceversa è stato più freddo e razionale il congedo della struttura italiana. Il destino ha voluto che due “figli prediletti” di Ducati abbiano trovato la propria definitiva consacrazione proprio nell’anno in cui hanno deciso di interrompere i rapporti con la Casa di Borgo Panigale (OA Sport)

"Mi preme sottolineare la bravura di tutte le persone a casa che hanno reso possibile questi numeri. Questo è uno sport e bisogna essere sportivi, dobbiamo mettere a disposizione ai nostri piloti il miglior materiale possibile, questo è quello che abbiamo fatto". (Moto.it)

Dodici mesi pieni di giorni buoni e cattivi, più buoni in verità, sono bastati a trasformare un giovane pilota di enorme talento, ma ancora un filo immaturo, in un campione del mondo degno dei traguardi destinati solo ai grandi. (La Gazzetta dello Sport)