Autonomia: Zaia, il 3 ottobre si incardina cronoprogramma lavori

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Il Messaggero Veneto INTERNO

Il 3 ottobre è una data importante, "considerato che in quella occasione immagino si andrà a incardinare quello che è il cronoprogramma dei lavori per l'Autonomia. La base di ragionamento saranno le prime 9 materie, dopo di che cercheremo di capire anche quali saranno le proposte del governo tramite il ministro Calderoli". Lo ha detto stamane il Presidente del Veneto Luca Zaia all'aeroporto Marco Polo di Tessera, a margine della cerimonia per l'atterraggio del primo volo da Shanghai di China Eastern Airlines su Venezia (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altre testate

"La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull'autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo spacca Italia. (Reggio TV)

Lo spacca Italia (LaC news24)

Non si approfondiscono le leggi e gli atti aventi uguale valore, a partire dalla legge delega 42/2009, approvata sostanzialmente da tutti, con la sinistra che ebbe a negoziare nel voto finale in Parlamento la sua mega compatta astensione (188). (Sanità24)

E alla fine venne fuori il trucco. Livelli essenziali di prestazione significa servizi pubblici fondamentali come sanità, scuola, trasporti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il tema dell’autonomia differenziata continua a tenere banco. Enrico La Loggia e la lobby del Veneto che vuole spaccare il Paese, parla uno dei membri della Commissione Cassese: “Stanno provando a dire che il costo della vita a Sud è più basso ma le gabbie salariali non passeranno. (Quotidiano del Sud)

“La Lega ha gettato la maschera e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi delle Regioni alla Corte Costituzionale e le 1,3 milioni di firme depositate in Cassazione per il referendum abrogativo. (Telemia)