Scontro sull’Europa di Ventotene Quasi un esercizio di cultura woke

Caro Avvenire, come ben sa anche uno studente di scuola superiore, ogni testo va letto e valutato nel suo contesto storico-culturale. In caso contrario, si rischia di travisare o strumentalizzare qualsiasi scritto. Leggere un documento storico come se fosse stato pubblicato l’altro ieri può essere indice solo di ignoranza o di malafede. Amareggia aver visto una simile esibizione in modo “spettacolare” nel Parlamento italiano (Avvenire)
Su altri giornali
«Prima che da Giorgia Meloni, il Manifesto di Ventotene non è stato condiviso da democristiani, liberali e socialisti. (Italia Oggi)
"Sento la profonda esigenza di sottolineare l'affermazione della premier Meloni che, nell'intervista rilasciata alla vostra Ludovica Ciriello ieri sera a Bruxelles, ha ricordato che sabato era stato distribuito il Manifesto di Ventotene, un documento vecchio di ottant'anni. (Liberoquotidiano.it)
“Sostegno all’Ucraina e agli sforzi Usa per la pace“: è la posizione portata dall’Italia al tavolo del Consiglio Ue a Bruxelles. Lo ha chiarito Giorgia Meloni incontrando la stampa al termine della seduta odierna. (LAPRESSE)

Ed è in questa chiave che va letto. (L'Eco di Bergamo)
"Ma la libertà di pensiero appartiene solo alla sinistra? Perché il Presidente Meloni non può criticare un totem della sinistra senza essere accusata di fascismo? Eppure il manifesto di Ventotene era già stato smontato da Galli della Loggia senza che nessuno lo accusasse di fascismo". (Liberoquotidiano.it)
Fabio Masi è il titolare della storica libreria Ultima Spiaggia di Ventotene, luogo di incontro di una comunità che si nutre di libri, della cultura e della storia dell'isola. Oggi parla con l'Adnkronos del significato del Manifesto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e del valore che dovrebbe avere nella costruzione di una Europa più forte. (Adnkronos)