Turchia minaccia di invadere Kobane
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La situazione in Siria si fa sempre più complessa e tesa, con l'esercito turco che circonda Kobane, città nel nord della Siria al confine con la Turchia, e si prepara a un'invasione di terra che sembra imminente. Da giorni, infatti, le truppe turche stanno ammassando mezzi di artiglieria e soldati lungo il confine, in vista di un'operazione militare su larga scala contro le Forze Democratiche Siriane (SDF), con l'obiettivo dichiarato di smantellare la loro presenza nella Siria nord-orientale.
Il presidente turco ha dichiarato che le unità di difesa popolari curde devono sciogliersi o verranno sciolte, sottolineando che l'ascesa delle bande jihadiste in Siria rappresenta una vittoria popolare che fa onore al suo governo, il quale continuerà a sostenere il popolo siriano. In questo contesto, il capo dei servizi segreti turchi, Ibrahim Kalin, ha recentemente visitato Damasco, incontrando Al-Julani, leader di Tahrir al-Sham, e il premier del governo di transizione, Al-Bashir. Durante la visita, Kalin ha girato per le strade di Damasco in auto, con Al-Julani alla guida, dimostrando così il sostegno turco alle forze jihadiste.
Nel frattempo, l'Amministrazione autonoma democratica della Siria del Nord-Est (Daanes), rappresentata dalla co-presidente Evin Swed e dal collega Hussein Osman, ha lanciato una proposta per la nuova Siria, cercando di trovare una soluzione politica alla crisi. Tuttavia, questa iniziativa arriva in un momento di grande tensione, con l'esercito turco e l'Esercito Nazionale Siriano (SNA) che stanno ammassando truppe sul confine nord, pronti a invadere Kobane.
La tregua di quattro giorni tra le SDF e l'Esercito Nazionale sostenuto dalla Turchia attorno ad Ayn al-Arab (Kobane) volge al termine, e ci sono segnali crescenti che la Turchia si stia preparando per operazioni militari su larga scala.