Commissione europea, il 20 novembre il voto segreto dei sei vicepresidenti
Il 20 novembre, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, ci sarà il voto segreto sui sei vicepresidenti europei. E si voterà seguendo l'ordine delle audizioni fatte questa settimana al Parlamento europeo. Precisazione che arriva da fonti Ue, visto che S&D aveva invece chiesto di lasciare per ultimo l'italiano, Raffaele Fitto. Il 27 novembre ci sarà invece il voto in Aula, per dare ufficialmente il mandato alla nuova squadra: «Il Parlamento europeo voterà sulla prossima Commissione il 27 novembre. (Italia Oggi)
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Il 'caso Fitto', Socialisti sul piede di guerra In sostanza i Socialisti e Democratici non vogliono che a Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei del governo Meloni, malgrado sia generalmente considerato adatto a fare il commissario alla Coesione, venga assegnata una vicepresidenza esecutiva perché i Conservatori, il gruppo di Fratelli d’Italia, non fanno parte della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen in luglio. (Adnkronos)
Intanto la sinistra continua a parlare di Fitto mostrando tutto l'astio contro il vicepresidente esecutivo designato della Commissione Ue: "Se von der Leyen ha cambiato logica sui vicepresidenti, se ne deve assumere le responsabilità. (Liberoquotidiano.it)
Bruxelles — L’Europa è paralizzata. I nodi sono essenzialmente due: Raffa… (la Repubblica)
Dalle colonne de “la Verità” Silvana Demari, medico radiato, manda una lettera acuminata al capo dell'ordine dei medici appena sentito in commissione Covid: se “tachipirina e vigile attesa” era un semplice consiglio, una carezza sulla guancia dei dottori, come mai io e altri come me siamo stati cacciati, eliminati? Silvana definisce il protocollo “una bestiale idiozia”: imposto da un ex assessore al traffico potentino promosso ministro, era diventato automaticamente un diktat, imposto “con la forza della violenza legittima” di Max Weber, per dire il potere assoluto dello Stato. (Il Giornale d'Italia)
Ursula von der Leyen è alle prese con un testacoda di difficilissima soluzione, stretta tra i veti incrociati dei gruppi che compongono la sua maggioranza, ossia i Popolari di Manfred Weber da una parte e Socialisti con Liberali dall’altra: ma il vertice tra la presidente della Commissione e i leader dei due gruppi (Iratxe García Pérez per i socialisti e Valérie Hayer per i liberali), convocato ieri pomeriggio, si è concluso con una bruciante fumata nera. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
C’è una domanda che in questi giorni di scontro tra Popolari e Socialisti per la nomina della prossima Commissione circola ai piani alti delle istituzioni europee: che gioco fa Manfred Weber , il presidente tedesco del Ppe che cinque anni fa fu estromesso dalla corsa alla presidenza dell’esecutivo per fare spazio alla connazionale e collega di partito Ursula von der Leyen ? Prestare il partito agli interessi della componente spagnola che attacca la vicepresidente esecutiva designata, Teresa Ribera , socialista , per colpire il governo Sanchez e tentare di coprire le responsabilità di Carlos Mazon, governatore popolare della Regione di Valencia, per le pesantissime conseguenze della catastrofica alluvione del 29 ottobre, sta diventando un gioco molto pericoloso che rischia di far saltare il banco e il bis di Ursula, riportando le lancette indietro di cinque mesi. (Il Sole 24 ORE)