Riforma Irpef nel 2025 un doppio intervento sul ceto medio
Il reshoring (la detassazione del 50% del reddito per 5 o 10 anni derivante da attività trasferite nel territorio dello Stato), la calamita acchiappa imprese straniere sotto giudizio Ue. La disposizione, introdotta dal dlgs 209/2023, dlgs internazionalizzazione, è ancora in attesa del via libera europeo e rischia di restare bloccata. Leggi anche: Reshoring si parte A ricordarlo il viceministro dell’economia Maurizio Leo intervenuto ieri al convegno di Assolombarda, a Milano, sulle novità fiscali. (Italia Oggi)
Ne parlano anche altri giornali
L’obiettivo resta fermo: taglio dell’Irpef per sostenere i ceti medi. «Noi - ricorda il viceministro Maurizio Leo - abbiamo spostato l’asticella in avanti, perché abbiamo riaperto i termini per il concordato, fissati al 12 dicembre: ci auguriamo che ci sia un gettito aggiuntivo che verrà messo a servizio della riduzione dell’aliquota del ceto medio». (Il Sole 24 ORE)
Il governo punta a raccogliere almeno 2,5 miliardi di euro attraverso la riapertura dei termini per l’adesione al concordato preventivo. Lo ha dichiarato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso dell’assemblea nazionale di Confesercenti tenutasi a Roma. (il Giornale)
Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenendo all’Assemblea 2024 di Confesercenti, ha espresso sostegno alla proposta di rateizzazione del secondo acconto fiscale, avanzata dalla Lega attraverso un emendamento alla manovra. (LA STAMPA Finanza)
Dopo la riduzione dell'Irpef per i redditi bassi, "adesso il passo passo aggiuntivo e lì sono concentrati i nostri sforzi, è aiutare il ceto medio, che si sta impoverendo, i redditi fino a 50 mila euro e anche un po' oltre fino a 60mila". (Tuttosport)
Riduzione dell’aliquota intermedia del 35 al 33% e l’estensione del taglio ai redditi fino a 60mila euro. – L’obiettivo è di tagliare le tasse sul ceto medio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’obiettivo dichiarato del governo guidato da Giorgia Meloni è riuscire a ridurre l’aliquota Irpef anche per il ceto medio, ovvero per coloro che sono nella fascia di reddito tra i 50mila e i 60mila euro e che fin qui sono rimasti esclusi dalla riforma delle aliquote avviata lo scorso anno. (QuiFinanza)