Automobile, il declino di un sogno: oggi la desidera solo il 29% dei ventenni

A scanso di equivoci, sottolineo subito che salvaguardare i posti di lavoro nell'industria locale e regionale è un imperativo di solidarietà. Tuttavia, sarebbe stato più gestibile se le misure fossero state avviate dieci anni fa, quando i segnali di un declino iniziavano a diventare evidenti. Nel 1985, oltre il 92% dei ventenni desiderava acquistare un’auto (e poi la acquistava); oggi siamo al 29%. (Primonumero)

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La città, con tutto il suo tessuto economico tanto legato all’automotive, diventa il simbolo del’intero Alto Tevere per un comparto in profonda crisi e che impiega sul territorio, con l’indotto circa 4000 persone. (LA NAZIONE)

In Europa la crisi dell'industria automobilistica si sta allargando a macchia d'olio. Dopo Volkswagen, annunciano tagli Mercedes, Ford e Bosch Il mercato europeo dell’auto sta andando verso il collasso. (Rinnovabili)

“Stiamo assistendo ad una fase di contrazione della produzione industriale davvero preoccupante. A fine 2024, infatti, come si apprende dall’ultimo rapporto del Centro Studi di Confindustria, l’economia italiana risulta in difficoltà a causa dell’industria, che rappresenta la parte trainante del PIL del Paese. (Primonumero)

Umbertide, metalmeccanici in piazza: a rischio 6 mila posti di lavoro

Sono stati circa 70 i lavoratori che con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. (Saturno Notizie)

Savona. "La situazione del settore Automotive in Italia e in Europa diventa sempre più critica. In assenza di una netta inversione di direzione, la prospettiva industriale e occupazionale rischia di essere irrimediabilmente compromessa". (IVG.it)

Sono stati circa 70 i lavoratori che sabato 22 novembre, con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. (Corriere dell'Umbria)