Donald Trump, retorica di pancia e insulti: così debolezze e punti di forza coincidono. Ma è sempre più stanco

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Non c’è essere vivente che nell’ultimo mezzo secolo abbia sollevato odi più tenaci, e un’adorazione più forsennata, di Donald Trump. Per alcuni è, semplicemente, “l’uomo del destino”. Per altri è chi metterà fine a quasi 250 anni di esperimento americano. Le debolezze di Trump, in fondo, coincidono con le sue doti. È questa particolarità che ne rende così accidentato il percorso politico. È questo l’elemento costante, irrinunciabile, di ogni sua uscita pubblica. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Pensate a questa affermazione, quanto è bella. Nuove vette di gloria, ecco cosa succederà", ha detto dal palco. (ilmessaggero.it)

«Il mio messaggio agli americani questa sera è semplice: non dobbiamo vivere in questo modo. Comizio finale di Donald Trump a Pittsburgh in Pennsylvania lunedì sera alla vigilia del voto di martedì per le elezioni presidenziali Usa. (Corriere TV)

Donald Trump non ha avuto bisogno di coniare nuovi slogan per la sua terza campagna presidenziale. Il tycoon è ripartito dal suo ‘Maga’, Make America Great Again, per rilanciare lo stesso messaggio proposto nel 2016 e ancora nel 2020. (LAPRESSE)

L'appello finale sui cellulari: "Pazienza finita. Licenziamola"

Nel suo ultimo comizio elettorale a Grand Rapids, nel Michigan, Donald Trump ha insultato i suoi oppositori, in particolare il presidente uscente Joe Biden, l'ex presidente della Camera Nancy Pelosi e il rappresentante Adam Schiff, investigatore capo del primo impeachment di Trump. (Il Dubbio)

Le Black Angels hanno ripreso ad allenarsi nella giornata di lunedì 4 novembre, in vista del prossimo match di campionato che le vedrà impegnate sul campo della Igor Gorgonzola Novara nella serata di sabato 9. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Di certo, questa elezione presidenziale totalmente incerta, almeno stando ai sondaggi della vigilia, mette alla prova i fondamentali della democrazia americana come non accadeva dai tempi della Guerra civile. (il Giornale)