BORSA CINESE +7% Miglior seduta da nove anni

Fatto Nell’ultima sessione del trimestre, prima di una settimana di vacanza, l’indice CSI 300 delle borse di Shanghai e Shenzhen guadagna il 7%, la variazione giornaliera più forte degli ultimi nove anni. Settembre si chiude con un rialzo del 18%. L’Hang Seng di Hong Kong è in rialzo del 3,3%, +18,3% il mese. L'indice Taiex del listino azionario di Taipei cede l'1,8%. In coda a quel che è stato deciso a Pechino la scorsa settimana, tre delle maggiori città cinesi hanno allentato nel fine settimana le regole per gli acquisti di case, la banca centrale cinese ha poi abbassato i tassi ipotecari. (Websim)

Su altre testate

La Cina è in crisi. L’economia del Dragone, ormai da tempo, balbetta e sembrano lontani anni luce quei dati di crescita mirabolanti, con il Pil a due cifre, che fino a non molto tempo fa sembravano la norma per Pechino (L'HuffPost)

La Cina è "pienamente fiduciosa" di raggiungere gli obiettivi economici del 2024 a dispetto delle sfide complesse. Zheng Shanjie, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), il più potente pianificatore economico del Paese, ha affermato che i consumi sul mercato sono stati "robusti durante la festa nazionale" conclusa della Golden Week, motivo di fiducia sul "raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e sociale per tutto l'anno". (Trentino)

Il warning di Nomura Hong Kong sale del 2,4%, mettendo a segno una performance del 34% da inizio anno partita in realtà solo nelle ultime due settimane dopo l’annuncio degli stimoli da parte della banca centrale e del governo. (Milano Finanza)

Shanghai balza del +8,06%, Shenzhen balza del +10,67%, Hong Kong sale dell’1,43%. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Il mercato cinese continuerà a godere dello stimolo economico di Pechino. Già prima della festività l'indice blue-chip cinese CSI 300 era salito di oltre il 25% in nove giorni consecutivi in territorio positivo. (LA STAMPA Finanza)

Un obiettivo inferiore al trend del passato decennio, ma ancora superiore a quello delle principali economie avanzate. Poiché l’attenzione al breve periodo prevale, oggi tutti guardano alle difficoltà che l’economia cinese sta attraversando di fronte al pericolo di una deflazione e di un rallentamento della crescita al di sotto dell’obiettivo per l’anno in corso del 5%. (Il Sole 24 ORE)