L'11 settembre che ha stravolto l'Occidente, dopo vent'anni la guerra non è finita
Nessuno può prevedere e neppure immaginare cosa sarebbe accaduto quella mattina a New York.
Ma 17 minuti più tardi, il mondo si rende conto che gli Stati Uniti sono sotto attacco.
Mezz’ora più tardi, il volo UA93 lascia l’aeroporto di Newark, vicino a New York, per San Francisco.
L’11 settembre del 2001 è un martedì e un cielo terso illumina la costa orientale degli Stati Uniti.
La guerra non è affatto finita e l’Occidente tutto, nonostante la supremazia in uomini e armi, certamente non la sta vincendo
Su altri giornali
World trade center, 2006. Oliver Stone omaggia gli eroi di questa vicenda nefasta: i vigili del fuoco che hanno coraggiosamente prestato soccorso sono protagonisti del primo film (non documentario) uscito sugli attentati al World Trade Center. (L'Occhio)
Il Paese è tornato in mano ai talebani e il nuovo governo guidato dagli «studenti coranici» potrebbe insediarsi ufficialmente proprio in questi giorni, a 20 anni esatti dall’attentato a New York A New York sono le 8.46 del mattino quando il volo American Airlines 11 si infila sulla facciata settentrionale della Torre Nord del World Trade Center. (Corriere Fiorentino)
Neanche dieci minuti dopo vengono chiusi tutti gli aeroporti degli Stati Uniti Chiunque oggi, dai 30 anni in su, ricorda esattamente cosa stava facendo nel pomeriggio dell’ 11 settembre 2001 . (L'Occhio)
Qui si mira a entrare nella storia delle immagini. Falling man (immagine in copertina) di Richard Draw, 2001, ritrae un uomo che cade da una delle Twin Towers. (Eco Internazionale)
A Union Square presi la metropolitana che avevo fino a quel punto evitato Sarebbe stata una ‘normale’ ricorrenza di quel giorno tragico, anche se di normale non potrà mai avere nulla. (Attualità)
Non è ancora certo quale fosse l’obiettivo dei dirottatori, si pensa volessero dirigersi verso Washington DC, per colpire il Campidoglio o la Casa Bianca. Durante il dirottamento c’è un’eroica rivolta dei passeggeri, molti di loro riescono anche a chiamare coi loro cellulari a casa (Corriere della Sera)