Adnkronos: Biden si ritira, chi sfida Donald Trump? Cosa succede ora

Notizie dal mondo Adnkronos Joe Biden ritira la candidatura per le elezioni del 5 novembre. Il presidente degli Stati Uniti non sfiderà Donald Trump per la Casa Bianca e non andrà a caccia del secondo mandato e ha espresso il proprio sostegno a Kamala Harris, attuale vicepresidente. La decisione annunciata oggi 21 luglio lascia vuota la casella del candidato democratico: cosa succede ora? Chi sceglieranno i dem? Qual è l'iter per indicare il nuovo candidato? La vicepresidente Kamala Harris è la candidata principale per sostituire Biden. (LaVoce)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non della stessa opinione il rivale, ovviamente, che in più occasioni l’ha definita «completamente incompetente» e «disastrosa». Già nel marzo 2021, appena insediata al ruolo, Donald Trump di lei aveva detto: «Non penso che Kamala Harris sia all'altezza del compito. (Vanity Fair Italia)

Il partito democratico americano promette un processo "trasparente" per scegliere un nuovo candidato alla Casa Bianca. Il partito democratico avvierà nei prossimi giorni un processo "trasparente e ordinato" per scegliere un nuovo candidato "che possa sconfiggere Donald Trump a novembre", ha detto il presidente Jaime Harrison. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Prima vicepresidente afroamericana della storia, ribattezzata un tempo come “l’Obama donna”, Kamala Harris si prepara ora a infrangere nuovi soffitti di cristallo e coronare il sogno di diventare la prima presidente donna e la prima afroamericana a guidare gli Stati Uniti (Il Fatto Quotidiano)

Da oggi liberi tutti, inclusi i delegati che potranno scegliere secondo coscienza, tanto più che non hanno ancora sottoscritto l'adesione finale al ticket Biden/Harris. Se è vero che Biden ha dato il suo appoggio a Kamala Harris, la sua vice Presidente, è anche vero che da oggi le carte si rimescolano completamente. (ilmattino.it)

Minuti per la lettura I Dem alla ricerca del candidato presidente da opporre a Trump dopo la rinuncia di Biden: difficile che sia Kamala Harris (Quotidiano del Sud)

NEW YORK – Una convention aperta e quindi a rischio di essere contestata, addirittura la convention più discussa della storia d’America: giacché la guerra fra Jimmy Carter e Ted Kennedy del 1980 fu sanata settimane prima dell’inizio del tradizionale raduno elettorale, dove si conferma il candidato del partito. (la Repubblica)