Pensioni a 66 anni di età, ecco tre soluzioni per i nati nel 1959
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Bisogna arrivare per forza a 67 anni per andare in pensione? La domanda è giusta, dal momento che la pensione di vecchiaia ordinaria prevede nei 67 anni la data di uscita dal mondo del lavoro. La risposta però non è necessariamente di si. Infatti se da un lato l’età pensionabile è un fattore determinante per poter andare davvero in pensione, soprattutto per chi non ha lunghe e durature carriere contributive, da un altro lato possiamo dire che anticipare, anche se solo di poco la pensione è possibile. (Pensioni e Fisco)
Se ne è parlato anche su altre testate
Per questo motivo, il legislatore ha introdotto misure specifiche per permettere a questi lavoratori di accedere alla pensione anticipata, riducendo l’età pensionabile rispetto a quanto previsto dal sistema generale. (Finsenas)
Esistono varie misure che permettono di andare in pensione anticipata prima dei 62 anni, e questo sarà possibile anche nel 2025. Si tratta di due misure che restano valide e che, almeno per ora, non sono oggetto di modifiche. (InvestireOggi.it)
Anche nel 2024 sono attive diverse vie per uscire dal lavoro anticipatamente. Ogni strada vede determinati requisiti, anni di lavoro e di anzianità. Pensiamo ad esempio alla pensione anticipata base (ex vecchiaia), con 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne di contributi, oppure a Quota 103, con 62 anni di età e i 41 di contributi (la cui somma fa appunto 103). (Sky Tg24 )
Vuoi andare prima in pensione ma senza tagli sull’assegno? I Caf svelano un trucco per riuscirci. Vediamo di cosa si tratta. (Abruzzo Cityrumors)
La legge di Bilancio per il 2025 deve ancora essere ufficialmente presentata, ma una cosa sembra certa: sulle pensioni non c’è trippa per gatti. Al contrario, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ragiona su provvedimenti incentivanti la permanenza al lavoro anche dopo il raggiungimento dell’età pensionabile. (InvestireOggi.it)
Siamo sempre più vicini alla prossima manovra di Bilancio che, come ogni anno, potrebbe cambiare tutto in termini fiscali e previdenziali. Il Governo di Giorgia Meloni, con a disposizione appena 20 miliardi di euro per fare tutto, appare ancora un po’ in alto mare. (Abruzzo Cityrumors)