Stellantis e governo cercano l’intesa. Urso: “Fiducioso sui piani per il Paese”
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Roma — Prove di avvicinamento tra il governo e Stellantis. L’indizio lo dà il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, dopo il cambio di toni e le aperture della premier Meloni. Usa parole distensive quando riferisce del colloquio telefonico con il presidente del gruppo automobilistico, John Elkann: «Sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell’auto europea», annota. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L'uscita da Stellantis di Carlos Tavares, in anticipo di più di un anno sui tempi previsti, è al centro dell'attenzione. John Elkann è già al lavoro per definire la rotta, ma il nuovo amministratore delegato non arriverà subito. (Sky Tg24 )
L’obiettivo non è quello di prevedere più incentivi ai consumatori ma alle aziende della lunga filiera della componentistica, dai motori alle marmitte, dai bulloni alle cinture. Misure circoscritte, le risorse sono poche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
John Elkann sta cercando di farsi amico il governo Meloni ma di certo non rispetta il parlamento. Ieri, per la seconda volta in poche settimane, ha declinato l’invito bipartisan a «venire audito in commissione». (il manifesto)
Stellantis: l’addio di Tavares fa felici i concessionari negli USA in aperto disaccordo con l’ex CEO “Era necessario un cambiamento”, ha dichiarato Kevin Farrish, proprietario di una concessionaria Stellantis in Virginia e presidente del National Dealer Council. (ClubAlfa.it)
Si tratterebbe di Luca Maestri, manager italiano attualmente vicepresidente e CFO di Apple, la multinazionale statunitense con sede a Cupertino, in California. Nato a Roma nel 1963 e noto tifoso della Juventus, Maestri ha rassegnato le dimissioni da Apple lo scorso agosto e dovrebbe assumere il nuovo incarico all’inizio del 2025, una volta terminato il periodo di preavviso con l’azienda fondata da Steve Jobs. (QuiFinanza)
C’è un particolare non irrilevante che impressiona nella vicenda Stellantis. Stride la grandezza del problema relativo alla casa automobilistica che ha rappresentato dai primi del ‘900 il cuore del nostro sistema, e lo scarso allarme - giusto un invito a Giorgia Meloni ad andare in Parlamento a riferire le intenzioni del governo - che il Pd e la Cgil sembrano avvertire rispetto a una questione che riguarda la vita delle persone e il loro lavoro, la stabilità sociale del nostro Paese e la sua produttività perché l’automotive è un settore cruciale nell’esistenza di una nazione o almeno della nostra. (ilmessaggero.it)