La scultura di Pulcinella a Napoli, quando l’arte contemporanea fa riscaldare l’Italia
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Sta suscitando non poche reazioni, soprattutto sul web, l'installazione temporanea che, fino al 19 dicembre, sarà esposta in piazza Municipio a Napoli. Questo pezzo di arte contemporanea intitolato "Tu si 'na cosa grande", è un omaggio dato alla città e alla sua tradizione (vedasi, appunto, il Pulcinella), da parte dello scultore e designer Gaetano Pesce, scomparso ormai sei mesi fa a New York. L'installazione alta 12 metri, non passa certo inosservata nella piazza, ma ciò che maggiormente ha catturato l'attenzione e generato commenti, anche ironici, è la forma fallica della struttura. (SiViaggia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il motivo, però, non è il messaggio artistico, bensì la forma… singolare dell’opera, che da molti è stata paragonata a un’installazione fallica. L’arte, si sa, genera confronti e dibattiti, e in diverse occasioni fa discutere. (Radio Deejay)
Sgarbi: "Antonio Conte è una cosa grande, più grande di Giuseppe sicuramente" (Tutto Napoli)
Non c’è città più ironica, anzi sarcastica e acuta di Napoli. La filosofia di vita sotto il Vesuvio è improntata su una visione disincantata, lì trova linfa la commedia dell’arte e qualsiasi provocazione viene seppellita da una risata. (Liberoquotidiano.it)
Napoli torna al centro di un acceso dibattito artistico con l’inaugurazione dell’opera pubblica “Tu si ‘na cosa grande”, l’ultima creazione del celebre artista Gaetano Pesce, scomparso lo scorso 3 aprile. (Quotidiano del Sud)
“L’opera di Gaetano Pesce ispirata a Pulcinella? Gaetano Pesce è stato il più grande designer eretico degli ultimi anni e Tu Si Na Cosa si contrappone ad un’opera vecchia e finta perchè fu ricostruita da un prototipo che è al museo Madre. (CalcioNapoli24)
"Il Pulcinella di Gaetano Pesce ha un carattere sfacciatamente fallico. È simbolo della dittatura patriarcale. Ne chiediamo l’immediata rimozione e chiediamo anche che si costituisca una consulta comunale femminile sulle scelte culturali e sociali della città di Napoli, di fronte al materializzarsi di scelte malfatte tipicamente maschili e sessiste che comunque impongono costi per la comunità fatta di donne e di uomini". (Fanpage.it)